tag:blogger.com,1999:blog-1738820572253148997.post7627961813260576413..comments2024-01-14T20:50:20.570+01:00Comments on Message in the bottle: Parlare in tuta e scrivere in fracArtemisiahttp://www.blogger.com/profile/04886097067098376364noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-1738820572253148997.post-65866429497068280172013-03-10T19:33:14.918+01:002013-03-10T19:33:14.918+01:00Gli insegnanti favolosi e competenti purtroppo sca...Gli insegnanti favolosi e competenti purtroppo scappano dai tecnici-professionali (salvo rare eccezioni con ambizioni missionarie). Fidati. Prova a chiedere in giro.<br />Sulle private hai ragione: spesso ci vanno i ragazzi che hanno meno voglia di studiare e lì passano tutti (basta pagare).<br />Per questione di ceto intendo proprio chi può permettersi di far studiare il figlio all'università, chi ha una cultura per seguirlo se in difficoltà o ha soldi per pagargli ripetizioni o comunque chi dà importanza all'istruzione.Artemisiahttps://www.blogger.com/profile/04886097067098376364noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1738820572253148997.post-2106926840181825322013-03-10T18:48:35.548+01:002013-03-10T18:48:35.548+01:00Penso che di solito, più che dal tipo di scuola, d...Penso che di solito, più che dal tipo di scuola, dipenda dall'insegnante che ci si ritrova. Se in un istituto tecnico c'è un insegnante favoloso e competente di storia o italiano, molto probabilmente i suoi studenti saranno preparati in quelle materie. Viceversa per una materia scientifica in un liceo umanistico. E sul ceto sociale non ne sarei così sicuro: alle scuole private non è detto che si riceva un'istruzione migliore.<br />Io sono andato sempre in scuole pubbliche e o un'a qultura phanta-stika.Matafionehttp://sentorisecondari.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1738820572253148997.post-21100325748367193822013-03-10T10:55:51.285+01:002013-03-10T10:55:51.285+01:00Non ho capito l'allusione ai cinquantenni :-)
...Non ho capito l'allusione ai cinquantenni :-)<br /><br />Comunque, Matafione, non metto in dubbio che molti ragazzi (forse perché hanno avuto un'istruzione liceale) scrivano correttamente. Non sono un'insegnante ma temo che il livello di chi esce dal tecnico o dal professionale sia ben diverso. Purtroppo è sempre più una questione di ceto sociale, ahinoi.<br /><br />Sull'ignoranza dei cinquantenni stendiamo un "vello peloso" (come disse qualcuno)...Artemisiahttps://www.blogger.com/profile/04886097067098376364noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1738820572253148997.post-85305784499679692522013-03-08T16:41:54.686+01:002013-03-08T16:41:54.686+01:00Ricollegandomi parzialmente al commento lasciato n...Ricollegandomi parzialmente al commento lasciato nell'altro post, suppongo di essere in parte d'accordo con il professor Vallauri. Per quanto possano essere detestabili ed esteticamente squallidi gli errori ortografici (e lo dico da perfezionista), penso che in determinati casi la comprensibilità sia più importante della forma. Anche perché - diciamocelo - è raro che "pò", "ne" e "fà" possano compromettere la chiarezza di un testo. Oltretutto, Artemisia, penso di essere più ottimista di te. Se è vero che tanti giovani sono ridotti in condizioni pessime, non bisogna sottovalutare il numero di ragazzi che ha una conoscenza approfondita della lingua italiana, di frequente maggiore proprio dei cinquantenni che si lamentano. E, se si sa come usarla, Internet può essere molto utile ad imparare. Credo inoltre che nei testi scolastici prestino in generale maggiore attenzione agli errori; e non sbagliano così frequentemente. Se ci pensate per evitare un orrore ortografico è sufficiente rifletterci su: è corretto dire "ne" o "né"? Uno è pronome e l'altro è congiunzione: in fondo è semplice.Matafionehttp://sentorisecondari.wordpress.comnoreply@blogger.com