Te ne sei andata in punta di piedi dopo una lunga vita burrascosa e incasinata come era tuo stile. Matrimonio riparatore a vent'anni, separata a ventisette (e si parla degli anni subito dopo la guerra!), spirito ribelle, cocciuta e intraprendente, la tua vita è stata un susseguirsi di colpi di testa e di scelte impulsive, contro corrente e spesso assurde. Come quella, già anziana e sola, di lasciare Firenze, tagliare i ponti con tutti ed andare a vivere a Trieste. Perché Trieste? Non si è mai capito. Ed è lì che hai trascorso i tuoi ultimi anni, in un istituto per ciechi, sola, cieca, sorda ed incapace di parlare. Chissà cosa pensavi e chissà se eri ancora capace di formulare un pensiero. Finché la morte ti ha trovato. A febbraio avresti compiuto cento anni.
Addio nonna Vanda!