sabato 17 giugno 2017

Prigioniero del corpo e di una non-vita

Conosco Enzo come una persona solare, sempre sorridente, pacifica. Impegnato da sempre a livello politico e sociale (e infatti l'ho conosciuto grazie all'ANPI), ha ricoperto cariche importanti nell'ARCI, è stato presidente di quartiere. Un distinto signore di 86 anni a cui è sempre piaciuto informarsi, leggere e anche partecipare. 
Da qualche mese ha avuto dei gravi problemi di salute di cui non conosco bene i particolari ma so che è stato a lungo ricoverato anche, per un periodo, in terapia intensiva.
In questi giorni la figlia mi avverte che è tornato a casa e quindi mi faccio coraggio e lo vado a trovare. 
Trovo un relitto dell'Enzo che conoscevo: costretto in un letto con le sbarre, pallido, dimagrito, con la barba incolta, con grandi difficoltà a parlare sia per la mancanza di denti sia a causa (così mi dicono) di un ictus, con mobilità limitata a causa del cannello che lo alimenta. Impossibilitato a mangiare e bere da solo, deve essere anche girato nel letto e cambiato perché ha perso il controllo degli sfinteri. Mi fa una tristezza infinita lì in quel letto, dipendente completamente dagli altri, lui che tutti i giorni si faceva la sua passeggiata, pur breve, per comprare il giornale. Sono sincera: non mi sembra una vita la sua anche perché, a quanto ho capito, le possibilità di recupero sono molto molto scarse.
Di solito durante le mie visite a casa sua per discutere di cose dell'ANPI, chiacchierava quasi solo lui, mentre oggi riesce solo a dirmi: "Voglio solo dormire e morire."

giovedì 15 giugno 2017

Una scelta coraggiosa da premiare


Mentre ci sono catene che propongono aperture h 24 (ne fa un bel reportage Gad Lerner in questa puntata di Operai), la Coop di Firenze va controtendenza e rinuncia alle aperture domenicali riducendole alla sola domenica mattina e in meno della metà dei negozi. 
Ciò è frutto di una lunga battaglia dei lavoratori ma va dato atto anche alla dirigenza di averla appoggiata. Lo spiega bene la presidente di Unicoop Firenze, Daniela Mori, nell'articolo: Soddisfare i bisogni, non forzare i consumi.
Non c'è nessun bisogno di fare la spesa a tutte le ore e tutti i giorni. Talvolta è capitato anche a me di tornare a Firenze la domenica pomeriggio e di avere il frigo vuoto. Lo confesso: ho approfittato di supermercati aperti e ho fatto la spesa settimanale.
Tuttavia è giusto che i lavoratori del commercio trascorrano la domenica con la famiglia e quindi la prossima volta mi organizzerò o mi arrangerò fino al lunedì ma non premierò le catene che terranno aperto.

venerdì 9 giugno 2017

Danza della pioggia

Che tristezza il torrente Mugnone in questi giorni! Tornando a casa a piedi non ho potuto a fare a meno di documentarne le condizioni. Non riesce nemmeno a sfociare in Arno arenandosi ben prima.
Questa siccità già all'inizio dell'estate mi crea ansia. Sono preoccupata per i miei alberelli in Lunigiana, ma soprattutto per le falde e per l'agricoltura.
Oggi una gallinella d'acqua con i suoi tenerissimi pulcini zampettava sopra queste acque verdastre e asfittiche.

Mi consolerò ammirando gli splendidi girasoli che colorano la piana fiorentina.

Chissà però quanta acqua c'è voluta per farli così belli! :-(