venerdì 20 novembre 2015

Camminando


L'autunno mi mette tristezza, l'inverno mi deprime, le notizie dal mondo ancora di più, l'ansia ha bisogno di essere tenuta a bada, l'associazionismo è fonte di delusioni.
E così ho deciso di investire le mie energie camminando. Troppo complicato fare escursioni domenicali con annessi viaggi in macchina e poi sarà sempre più freddo e non ho voglia.
La mia amica R, che partecipa ad un programma per monitorare lo stile di vita e la salute, dice che il metabolismo si intacca solo dopo aver camminato almeno 40-45 minuti e almeno tre volte la settimana, meglio tutti giorni.
Oggi ho cominciato e sono tornata a piedi dal lavoro: un'ora e 20 minuti di buon passo, un bel tratto iniziale tra la natura della piana fiorentina. Voglio provare ad essere costante e ritagliarmi questo tempo per me, per la mia salute, per dare una scossa al mio metabolismo, per ascoltare i numerosi podcast che ho scaricato. La mia amica R invece non si porta niente con sé ed ascolta i suoi pensieri. I miei sono troppo pallosi e finirei per arrovellarmi sui problemi.
Ci proverò. Scriverlo qui è già un impegno.

sabato 7 novembre 2015

Oggi abbiamo piantato quattro nuovi alberi

In questo splendido sabato autunnale, abbiamo messo a dimora:

Un tiglio


un gelso

un melograno

e un corbezzolo.
Manca all'appello un sorbo, che è in arrivo.
Per il momento fanno poca figura con i loro rami spogli (tranne quelli del corbezzolo) ma speriamo che a primavera ci diano delle soddisfazioni.
Altro che guerrilla gardening

PS grazie alla nostra amica S. per i suggerimenti.

domenica 1 novembre 2015

La terrazza dei partigiani e il ricordo dei nostri morti


Domenica mattina. Tempo discreto. Decido di fare un giro in bicicletta fino al Cimitero di Soffiano, cosa che mi ero ripromessa di fare da quando ho letto questo piccolo libretto sui numerosi partigiani fiorentini che sono sepolti là: dall'amato comandante "Potente", al coraggioso Bruno Fanciullacci, a Tina Lorenzoni ed altri.
Periodo questo in cui i cimiteri vanno per la maggiore. Come a Natale va mangiato il panettone, a Pasqua la colomba, a Capodanno va stappato lo spumante, così il 2 novembre (e dintorni) vanno portati i fiori ai morti. Così oggi, il cimitero fa orario continuato ed è affollato come non mai durante l'anno, persino da famiglie con i bambini che giocano a nascondino intorno alla tomba del nonno o della nonna. 
Mi chiedo se ha senso tutto ciò quando per il resto dell'anno ci si dimentica dei nostri morti, "perché la vita continua" eccetera eccetera. Sono sempre stata allergica alle tradizioni e penso anche che i morti andrebbero commemorati nel nostro intimo. 
Ciò nonostante, mi sembra che sia un dovere civico ricordare chi è morto una settantina di anni fa, combattendo per la liberazione o colpito da un franco tiratore o saltato su una mina, e per questo ho pubblicato questo album con le lapidi dei caduti sepolti in questo grande cimitero di Firenze.
Per quanto riguarda la corrispondenza di amorosi sensi, penso che essa sia espressa meglio nella bella poesia che ha pubblicato Marina, che ringrazio.