Proprio un anno fa scrissi di una situazione di degrado collegata ad un breve passaggio pedo-ciclabile che percorro almeno due volte la settimana. Anche quest'anno le erbacce sono cresciute in modo tale da ostruire il passaggio, nonostante che la scorsa primavera io e il mio compagno ci fossimo dati da fare di nuovo per sfoltirle un po' con le solite forbicione. Anzi, la situazione si presentava anche peggiore: il tratto era pieno di rifiuti di ogni tipo e persino di escrementi.
Così ho deciso di bussare a varie porte per capire chi potesse fare qualcosa. La segnalazione all'URP del Comune che avevo fatto l'anno scorso è caduta nel vuoto. Ho scritto al Consorzio di Bonifica, che proprio in questi giorni ha ripulito l'argine del torrente Mugnone e che forse poteva intervenire essendo a pochi metri di distanza, ma non mi ha risposto nessuno.
I gestori della società sportiva confinante mi hanno indirizzato agli uffici del quartiere. Lì hanno raccolto la segnalazione dicendo che la cosa gli era nota e ciò non mi faceva ben sperare. Poi ho telefonato al Quadrifoglio, il consorzio che si occupa dei rifiuti e della pulizia delle strade. Anche loro hanno raccolto la segnalazione ma l'operatore era dubbioso sul poter intervenire perché "non si tratta di una strada".
Mentre stavo meditando le prossime mosse (giornali, radio, ASL, ecc.) oggi il miracolo: il passaggio è stato diserbato e anche accuratamente pulito. Non so bene quale canale abbia funzionato o forse la somma dei due. Probabilmente il prossimo anno dovrò farmi risentire, però sono ora sono contenta e grata a chi si è dato da fare per questo risultato.
In realtà la pulizia di un passaggio pubblico non è un favore né un regalo, ma un diritto. Tuttavia, in questi tempi di sfiducia nel pubblico, quando qualcosa funziona, non possiamo fare a meno di stupirci.