Sono tornata con piacere a Isola di Capo Rizzuto, dagli amici della Cooperativa Terre Joniche, a dare una mano per la raccolta delle olive destinate alla produzione di un fragrante olio extravergine biologico. Svegliarsi di buon'ora e vedere l'alba sul mare in lontananza.
Trovarsi alle sette sul campo con gli altri volontari (tra i quali, con mio grande piacere, anche il mio compagno). Una bella faticata a spostare i teli, a raggruppare al centro del telo le olive raccolte dalla scuotitrice e dagli infaticabili battitori, a passarle dal telo al cassone. Però che soddisfazione a fine giornata! Raccolte giornalmente più di 5000 kg di olive di varietà Carolea, in circa 15 cassoni per ottenere circa 500 kg di oro verde presso il frantoio di Roccabernarda.
Ha sempre qualcosa di “sacro”, questo velluto verdegiallo che esce da un bocchettone così acciaio freddo... È "Oro di Terra" prodotto da questa gente che, con fatica e sacrifici, cerca di lavorare onestamente in questa regione sfortunata. Non ha prezzo. Ha valore.
Ha sempre qualcosa di “sacro”, questo velluto verdegiallo che esce da un bocchettone così acciaio freddo... È "Oro di Terra" prodotto da questa gente che, con fatica e sacrifici, cerca di lavorare onestamente in questa regione sfortunata. Non ha prezzo. Ha valore.
E anche se, sia chiaro, il nostro contributo di volontari non cambia di molto gli introiti della cooperativa, tuttavia fa piacere aver dato una mano.