Per anni ho accumulato registrazioni di film senza trovare il tempo di vederli. Troppo stanca la sera, troppo di corsa il giorno. Persino nel periodo del lockdown non sono riuscita a vederne. Pochi anche durante le vacanze di agosto. Un mio grande cruccio, perché il cinema mi piace molto.
A novembre l'ente per cui lavoro ci ha messo a disposizione in rete quattro film sul tema della violenza contro le donne. Siccome l'opportunità scadeva entro la settimana mi sono impegnata e sono riuscita a vederne tre su quattro che mi sono anche piaciuti: Magdalene, La vita possibile, Mustang.
Da allora ho scoperto che con un po' di sforzo ce la posso fare! Devo convincere i miei a cenare ad un orario decente e mi devo sbrigare a sparecchiare e ordinare la cucina. Spengo la luce centrale del salotto e accendo una abat jour perché la luce soffusa crea atmosfera, aiuta la concentrazione e facilita quella magia del viaggiare nel tempo e nello spazio che un buon film sa dare. Infine mi sono detta che anche per i film lunghi una soluzione c'è (anche se non è l'ideale): vederli in un paio di serate. Così evito di fare tardi e di sacrificare l'altra attività a cui tengo molto: la lettura.
Ecco che da allora ho visto molti film, quasi uno a sera. Ho smaltito quasi tutto l'arretrato di registrazioni e ho scoperto quel preziosissimo serbatoio che è RAI play (non mi piace l'idea di pagare un abbonamento a Sky o Netflix).
Ho visto (e abbandonato) anche pellicole noiose, ma ne ho viste moltre altre belle o divertenti o comunque interessanti, persino qualcuna in taiwanese! Di ciascuna visione ho lasciato traccia con un commento breve sul mio account di Myfilm.tv.
Tra quelli che ho apprezzato di più: L'ora più bella, Sir Cenerentola a Mumbai, Still life (bellissimo!), Lea, Ogni tuo respiro, The imitation game, Dead man walking, E' stato anche emozionante rivedere alcuni cult come Philadelphia.
Vorrei continuare nel mio proposito...