martedì 9 settembre 2025

Si sbaracca

Domani si torna in città dopo quasi tre mesi. In questa giornata di pioggia, riordiniamo le cose, facciamo le pulizie, imballiamo le cose da portare a Firenze. Le nostre piantine "sotto protezione" che ci siamo portati per salvarle dalla siccità, i nostri raccolti di mele, fichi, cotogne, mandorle, bacche di rosa canina ed erbe per tisane.

Mele rotelle e cotogne
Bilancio più che positivo questa estate quasi interamente trascorsa in campagna. A parte il riposo notturno che ne ha sicuramente beneficiato, ci siamo goduti l'aria pulita, il sole, il canto degli uccelli e delle cicale, il fruscio degli alberi, le cene e i pranzi in terrazza.
Le nostre mandorle

E poi abbiamo fatto tanti lavori di manutenzione come mai ci era stato possibile: tagliato l'erba, riverniciato muri, porte, mobili, ritoccato e unto ringhiere con olio protettivo, ripristinato recinti, potato siepi, alberi e cespugli, diviso rizomi degli iris, trasferito piantine spontanee dal buio dell'abetaia, sfrondato abeti (ahinoi) caduti.

E ora si riparte. Nulla a che vedere con il rientro al lavoro degli anni scorsi. Anzi, il solito magone che mi viene alla partenza della mia casa di campagna quest'anno è accompagnato da aspettative sulle mie attività cittadine, dai corsi dell'università della terza età, a quello di aerobica, ai brani che faremo con il coro.

Finché sarà possibile, non mi fermerò! Daje!

Ortica per tisane, risotti, frittate


I nostri fichi

Bacche di rosa canina per tisane

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