giovedì 24 luglio 2008
Di nuovo in cammino
Le notizie sono sempre più deprimenti.
Gli Italiani sempre più apatici o rassegnati.
Gli amici blogger sono partiti o stanno per partire.
Che altro mi resta da fare se non rimettermi in cammino?
Sono contenta che anche quest'anno mi accompagni il mio fedele scudiero.
Un abbraccio a tutti e a presto,
Artemisia
lunedì 21 luglio 2008
Giornalismo di frontiera
Pino Maniaci è direttore di una piccola emittente di Partinico, Telejato, vista in venti due comuni tra Corleone e Cinisi, comprensorio ad alta densità mafiosa. L'anno scorso mi capitò di sentire un paio di telegiornali di Telejato scaricati da Arcoiris TV e mi colpì il coraggio che questo giornalista dimostrava con le sue denunce senza remore, sia sull'attività della distilleria Bertolino che inquina con i propri scarichi da decenni, sia sulla zona grigia della politica. "Questo finisce male", ho pensato subito immaginando come, in un paese di 30 mila abitanti, dove presumibilmente tutti si conoscono, sia facile per lui incontrarsi faccia a faccia con i protagonisti dei suoi servizi.
Ed infatti oltre ad una montagna di denunce, all'inizio di quest'anno Pino Maniaci ha subito un pestaggio da parte di due minorenni di cui uno era il figlio del boss Vitale, in carcere sotto il 41bis ma la sera stessa è tornato subito in onda con la faccia piena di lividi.
Giovedì scorso un nuovo avvertimento. Qualcuno ha dato fuoco la sua auto. “Vogliono impedirmi di lavorare, ma non ce la faranno”, ha affermato.
Vorrei quindi nel mio piccolo dare solidarietà e visibilità a questo giornalista coraggioso che mi ricorda tanto Peppino Impastato del quale spero proprio che non condividerà la sorte.
Ed infatti oltre ad una montagna di denunce, all'inizio di quest'anno Pino Maniaci ha subito un pestaggio da parte di due minorenni di cui uno era il figlio del boss Vitale, in carcere sotto il 41bis ma la sera stessa è tornato subito in onda con la faccia piena di lividi.
Giovedì scorso un nuovo avvertimento. Qualcuno ha dato fuoco la sua auto. “Vogliono impedirmi di lavorare, ma non ce la faranno”, ha affermato.
Vorrei quindi nel mio piccolo dare solidarietà e visibilità a questo giornalista coraggioso che mi ricorda tanto Peppino Impastato del quale spero proprio che non condividerà la sorte.
sabato 19 luglio 2008
Londra: folla travolgente e pacchi petulanti
Breve viaggio a Londra, dove non tornavo da circa vent'anni. Esperimento di microvacanza concordata con i figli alla ricerca di qualcosa da condividere tutti e quattro. Bilancio tutto sommato positivo. Penso anche dal loro punto di vista.
Cominciamo dalle cose negative:- la notte insonne all'hotel Acquarius a causa del caldo della piccola stanza e dell'impossibilità di aprire la finestra dato che sotto ci passavano i treni della metropolitana;
- la folla che ti urta e ti travolge indifferente, tanta gente ovunque e sempre di corsa, un fiume fatto di mille rivoli, nel quale ti senti un fragile fuscello in balia di una corrente impetuosa;
- tanto rumore, traffico caotico, lavori, sirene di ambulanze continue, gente che parla a voce alta al telefono, altoparlanti, un frastuono continuo;
- l'aria calda e viziata del Tube, i corridoi stretti e intasati di gente e il forte senso di claustrofobia;
- la free press che inonda la città, i marciapiedi, gli autobus, la metropolitana. Free press ovunque. Per quello che ho capito, ancora più infarcita di pubblicità e di gossip che qui;
- i figli, assai poco collaborativi nelle piccole difficoltà quotidiane, si facevano trascinare del tutto passivamente salvo lamentarsi alla minima attesa, alla minima contrarietà. Dei veri "pacchi petulanti". In realtà si trattava del solito gioco delle parti. La protesta è di default. Io e mio marito un po' stavamo al gioco prendendoli in giro e un po' ci imbestialivamo (specialmente dopo la notte insonne).
- le nuove architetture del Millennium, i Docklands completamente recuperati e divenuti quartieri di lusso, la splendida copertura del British Museum;
- la bimba sul London Eye, che, invece di guardare il panorama come i fratelli, annotava scrupolosamente l'elenco delle cose da vedere a Londra per ciascun giorno;
- la pace dei parchi e soprattutto di Greenwich;
- il melting pot, il grande mescolamento di etnie, di aspetti, di linguaggi, di acconciature, senza che nessuno si meravigli di nulla."Ma qui sono davvero strani!" dice mio figlio;
- lo sguardo luminoso e sereno di MarcoUK;
- la cena greca da Konaki.
lunedì 14 luglio 2008
Piccole perle e saluti
La notizia è di quelle che ti fanno allargare il cuore.
[fonte: Comitato Addiopizzo]
Inoltre una segnalazione: martedì 22 luglio a Firenze ci sarà la Marcia della Convivenza organizzata dalla Comunità delle Piagge "per una cultura dell'apertura e dell'accoglienza, contro la non-cultura della paura e dell'egoismo".
Con queste due piccole perle di speranza vi saluto (spero sia la volta buona!). Ci risentiamo nel fine settimana.
A Centuripe, piccolo paese al centro della Sicilia, in provincia di Enna, c'è un'Associazione Antimafia Giovanile il cui presidente è Giuseppe di Fini, 12 anni, da sempre animato da una grande stima per i giudici Falcone e Borsellino. Giuseppe, il 21 ottobre scorso, propose ai suoi compagni di classe di parlare di mafia durante un'ora di supplenza. E da quel dibattito nacque l'idea di costituire un'associazione (una ventina di ragazzi tra i dodici e i tredici anni) che si riunisce periodicamente in uno scantinato concesso da una nonna.
I ragazzi si occupano di legalità e di antimafia, rifacendosi a Falcone e Borsellino e all'Associazione Addiopizzo di Palermo, ma anche di bullismo giovanile che – come dice Giuseppe – è la prima forma di mafia.
I ragazzi si occupano di legalità e di antimafia, rifacendosi a Falcone e Borsellino e all'Associazione Addiopizzo di Palermo, ma anche di bullismo giovanile che – come dice Giuseppe – è la prima forma di mafia.
“Butta la pistola e dona una caramella”, è un loro slogan a cui ne fa seguito un altro: “È più facile puntare una pistola per chiedere una manciata di euro, che guadagnarseli con sudore e onestà”.
Fanno anche un giornalino, La Gazzetta dei non boss... e inoltre ogni anno preparano un questionario antimafia che serve – dice il presidente dell’associazione – “a misurare il tasso di mafiosità e di legalità del territorio”. Il questionario viene poi consegnato con un porta-a-porta ai commercianti e imprenditori che lo restituiscono compilato.
Se volete manifestare il vostro sostegno ai ragazzi dell'associazione, potete scrivere a: antimafiagiovanile@gmail.com
Se volete manifestare il vostro sostegno ai ragazzi dell'associazione, potete scrivere a: antimafiagiovanile@gmail.com
[fonte: Comitato Addiopizzo]
Inoltre una segnalazione: martedì 22 luglio a Firenze ci sarà la Marcia della Convivenza organizzata dalla Comunità delle Piagge "per una cultura dell'apertura e dell'accoglienza, contro la non-cultura della paura e dell'egoismo".
Con queste due piccole perle di speranza vi saluto (spero sia la volta buona!). Ci risentiamo nel fine settimana.
domenica 13 luglio 2008
giovedì 10 luglio 2008
Apro un blog. Quali consigli?
Una mia amica che vuole aprire un blog mi ha chiesto qualche consiglio. Poiché può essere utile a qualcuno, pubblico questa specie di intervista.
Mi piacerebbe aprire un blog ma non so che scrivere. Mi dai qualche consiglio?
Secondo te è meglio mantenere l'anonimato?
Metteresti la moderazione dei commenti o i captcha?
La lunghezza giusta di un post?
Che mi dici dell'uso delle immagini e dei video?
Secondo te qual è la giusta cadenza di pubblicazione dei post?
Ecco, come si fa a conquistarsi lettori?
E le catene e gli scambi di link?
Mi piacerebbe aprire un blog ma non so che scrivere. Mi dai qualche consiglio?
Secondo me la prima cosa da fare è decidere che taglio dare al tuo blog. Se vuoi che sia una sorta di diario online, concentrati più sui tuoi ricordi e sulle tue impressioni e considerazioni su quello che ti capita. Se invece non vuoi parlare di te, puoi segnalare libri, canzoni, spettacoli, siti ma devi mettere in conto di passare diverso tempo per ricercare in rete le informazioni. Oppure puoi fare un blog specializzato su uno o più temi ma, in tal caso, devi averne una buona conoscenza per non fare figuracce.
Secondo te è meglio mantenere l'anonimato?
Questa è una scelta molto personale. Tieni presente che comunque se avrai, come spero, fedeli lettori prima o poi ricostruiranno molte cose di te anche senza nome e cognome o senza mai aver pubblicato la tua faccia. Io per esempio scrivo usando un nickname ma tempo fa ho scoperto che una mia collega che vive in un'altra città, leggendomi assiduamente, aveva scoperto chi ero.
Metteresti la moderazione dei commenti o i captcha?
In un primo momento avevo messo la moderazione dei commenti ma i messaggi di spam che ho ricevuto si contano sulla punta delle dita e quindi l'ho tolta. Secondo me non vale la pena. I captcha mi stanno un po' antipatici. L'avviso per mail dei commenti invece è essenziale e ciò ti permetterà di cancellare subito commenti sgraditi.
La lunghezza giusta di un post?
Questo è un argomento molto dibattuto. I post brevi facilitano il lettore ma i più belli di solito sono quelli lunghi. Si tratta di post che potrebbero configurarsi come racconti brevi o articoli veri e propri. Purtroppo siamo sempre tutti di corsa e non ci gustiamo con la dovuta attenzione le cose. Direi che bisogna valutare volta volta mirando se possibile alla sintesi senza impoverire quello che si vuol dire.
Che mi dici dell'uso delle immagini e dei video?
Cum grano salis. Talvolta le immagini parlano più delle parole e arricchiscono quello che si vuol dire. L'eccesso invece distrae. Quanto ai video, li metterei solo se sono particolarmente significativi. Un post fatto solo di un video e via secondo me sa di poco.
Secondo te qual è la giusta cadenza di pubblicazione dei post?
Quella che ci viene naturale. Alcuni miei amici blogger si riproponevano un post al giorno ma presto sono andati in crisi di idee (e quello capita a tutti!) oppure sono diventati maniaci del "ci-faccio-un-post". Ce ne sono altri che pubblicano tranquillamente più post al giorno perché sentono di avere molte cose da dire magari anche di vario argomento. Da un lato pubblicare troppo spesso "brucia" i post perché quasi tutti leggono solo l'ultimo. D'altra parte sconsiglio anche di pubblicare troppo raramente perché ci fa "perdere di vista".
Ecco, come si fa a conquistarsi lettori?
Eh, il bello e il difficile stanno proprio qui! Diciamolo francamente: nonostante ci si dica che si scrive per noi stessi, per il gusto di raccontarsi, se non si riceve commenti ci si rimane male. Dal basso della mia piccola esperienza ti raccomando di avere pazienza (i lettori sono un orticello che va coltivato con cura) e costanza, cioè lasciando commenti agli altri anche se non si ha niente di particolare da dire. Prima di tutto fa piacere anche un semplice saluto, e poi quella piccola traccia che lasciamo induce i lettori non metodici a ricordarsi di noi e a venire sul nostro blog. E' un esercizio quotidiano. Non si può pensare di essere talmente interessanti che gli altri ti leggano se tu non leggi mai gli altri.
Un altro consiglio per conquistarsi lettori è quello di scrivere in modo chiaro e diretto, magari stimolando il parere degli ospiti sull'argomento con qualche interrogativo finale.
Un altro consiglio per conquistarsi lettori è quello di scrivere in modo chiaro e diretto, magari stimolando il parere degli ospiti sull'argomento con qualche interrogativo finale.
E le catene e gli scambi di link?
Li detesto. Essere nominati in una catena fa piacere perché è un gesto di affetto e ma è lampante che chi ha lanciato la catena lo ha fatto solo perché con i link che i partecipanti metteranno al suo blog salirà nelle classifiche di Blogbabel o di Technorati. Lo stesso scopo vogliono raggiungere quelli che ti chiedono lo scambio di link senza aver letto una riga del tuo blog e senza la minima intenzione di tornare a leggerti. No grazie. A me interessano le persone, non le classifiche.
mercoledì 9 luglio 2008
E anche questa è andata
E ci siamo fatti anche questa manifestazione. Con la consapevolezza che non sarà l'ultima ma che ne seguiranno molte altre, ci siamo fatte le nostre quattro ore di pullman all'andata e quattro al ritorno.
Tutto sommato non è andata male. Piazza Navona era piena.
Certi personaggi sul palco se li potevano proprio risparmiare. Non per altro, semplicemente perché poi il giorno dopo tutti parlano delle offese al Presidente della Repubblica e al Papa e nessuno dei veri contenuti della manifestazione. Che c'azzeccano i comici sul palco di una manifestazione politica?
Comunque il cartello è stato notato, letto e fotografato!
In questo album trovate altre foto della giornata.
Tutto sommato non è andata male. Piazza Navona era piena.
Certi personaggi sul palco se li potevano proprio risparmiare. Non per altro, semplicemente perché poi il giorno dopo tutti parlano delle offese al Presidente della Repubblica e al Papa e nessuno dei veri contenuti della manifestazione. Che c'azzeccano i comici sul palco di una manifestazione politica?
Comunque il cartello è stato notato, letto e fotografato!
In questo album trovate altre foto della giornata.
Alla prossima!
lunedì 7 luglio 2008
Si accettano deleghe
Domani sarò a Roma. Sto preparando un cartello con le deleghe degli amici che non possono venire ma vorrebbero esserci con il cuore.
Chi vuole essere menzionato me lo faccia sapere entro domattina presto (con o senza link al proprio blog).
Chi vuole essere menzionato me lo faccia sapere entro domattina presto (con o senza link al proprio blog).
Segnalo anche, per chi fosse interessato, le iniziative locali:
TORINO - ore 17
Manifestazione in piazza Castello
GENOVA - ore 18
Manifestazione in Largo Lanfranco davanti alla Prefettura. Promuovono: Associazione Libertà e Giustizia, Comitato per lo Stato di Diritto, aderiscono Associazione Giuristi Democratici, Comitato Verità e Giustizia per Genova
NOVA MILANESE - ore 18
Manifestazione in piazza Marconi. Promuove: Gruppo Brianza dei valori
BRESCIA - ore 18
Presidio davanti al Tribunale di Brescia, via Moretto/p.zza Sant'Alessandro. Promuovono circolo Libertà e Giustizia, comitato antimafia Peppino Impastato, meetup amici di Beppe Grillo
PORDENONE - ore 11
Presidio per la Legalità davanti al Tribunale
SIENA - ore 17
Un "presidio colorato, partecipato ma senza bandiere" in Piazza Salimbeni. Promuove Idv Siena
BARI - ore 18
Presidio di vigilanza democratica in Piazza Prefettura dinanzi al Teatro Piccinni
ATENE - ore 18
Manifestazione di studenti italiani a Piazza della Costituzione (fuori dal parlamento)
(aggiornamento delle ore 21)
Milano - piazza dei Mercanti, vicino a piazza Duomo, alle 18. In difesa della legge uguale per tutti, della libertà d’informazione, dei principi costituzionali. Primi promotori: le Girandole, il Comitato milanese per la legalità, Chiara Cremonesi, Carlo Monguzzi, Basilio Rizzo. Verranno lette le intercettazioni tra B. e il prode Saccà, giusto per avere il senso stra-pubblico delle vicende oggetto di indagine. (http://www.nandodallachiesa.it/)
sabato 5 luglio 2008
Piccole illegalità
Domenica scorsa mi ha colpito un piccolo articolo nella cronaca locale di Firenze:
In manette gang parcheggiatori abusivi alle Cascine
In manette gang parcheggiatori abusivi alle Cascine
In effetti alcuni giorni prima, passando in bicicletta di sera per Piazza Vittorio Veneto avevo visto delle persone fermare le auto e mi ero chiesta il motivo temendo si trattasse di spaccio di droga. Pare che questa banda avesse già tentato mesi or sono di instaurare questo "servizio" ma che fosse stata allontanata da Firenze.
Chi rifiutava di pagare il parcheggio era ovviamente intimidito con la ritorsione di fare trovare danneggiamenti alle vetture lasciate incustodite mentre a chi pagava veniva rilasciata una fattura falsa.
La notizia è di scarsa importanza ma la segnalo perché mi ha fatto subito andare con il pensiero alle zone d'Italia dove i posteggiatori abusivi sono un'abitudine tollerata, sia dai cittadini che dalle autorità. Perché lì si tollera e qui si stronca subito? Qualche fiorentino maligno mi risponderebbe che qui fanno concorrenza all'odiata società Firenze Parcheggi che "taglieggia" legalmente gli automobilisti. Ma a parte questi illazioni, colpisce il fatto che sono stati gli stessi automobilisti fiorentini a denunciare la cosa alle forze dell'ordine che sono intervenute celermente. Probabilmente in altre zone del paese le forze dell'ordine non intervengono perché hanno ben altre emergenze. Probabilmente i cittadini non segnalano perché lo ritengono inutile. Probabilmente la pratica è considerata sì illegale ma dopo tutto molto più innocua di ben altri reati. Ovviamente è più innocuo un parcheggiatore abusivo di uno spacciatore. Lungi da me voler giudicare. Vorrei solo capire. Io credo che anche chiudendo un occhio sui piccoli reati si contribuisca a erodere il senso comune della legalità.
Qualcuno mi aiuta a capire?
Chi rifiutava di pagare il parcheggio era ovviamente intimidito con la ritorsione di fare trovare danneggiamenti alle vetture lasciate incustodite mentre a chi pagava veniva rilasciata una fattura falsa.
La notizia è di scarsa importanza ma la segnalo perché mi ha fatto subito andare con il pensiero alle zone d'Italia dove i posteggiatori abusivi sono un'abitudine tollerata, sia dai cittadini che dalle autorità. Perché lì si tollera e qui si stronca subito? Qualche fiorentino maligno mi risponderebbe che qui fanno concorrenza all'odiata società Firenze Parcheggi che "taglieggia" legalmente gli automobilisti. Ma a parte questi illazioni, colpisce il fatto che sono stati gli stessi automobilisti fiorentini a denunciare la cosa alle forze dell'ordine che sono intervenute celermente. Probabilmente in altre zone del paese le forze dell'ordine non intervengono perché hanno ben altre emergenze. Probabilmente i cittadini non segnalano perché lo ritengono inutile. Probabilmente la pratica è considerata sì illegale ma dopo tutto molto più innocua di ben altri reati. Ovviamente è più innocuo un parcheggiatore abusivo di uno spacciatore. Lungi da me voler giudicare. Vorrei solo capire. Io credo che anche chiudendo un occhio sui piccoli reati si contribuisca a erodere il senso comune della legalità.
Qualcuno mi aiuta a capire?
giovedì 3 luglio 2008
Pulire senza aggredire
Approfitto del fatto che mia sorella, casalinga perfetta, è in vacanza e non può leggere il blog, perché temo che non sarebbe d'accordo su quanto segue. Mi piacerebbe far riflettere su quanti detergenti usiamo e sprechiamo quotidianamente dimenticando il buon senso e inseguendo l'ossessione del pulito inculcataci la pubblicità.
Il martellamento pubblicitario ci spinge infatti ad usare sempre più detersivi e detergenti (sia per il bucato che per la casa, ma anche per il corpo) aggressivi dimenticando un concetto semplice e fondamentale: quello che pulisce è l'acqua unita allo sfregamento meccanico.
Sono arrivati a convincerci che un bagnoschiuma, siccome fa schiuma, pulisca di più la nostra pelle di un sapone vegetale mentre invece gli ingredienti chimici che producono la schiuma aggrediscono il velo lipidico che la protegge la nostra pelle e contribuiscono a seccarla.
Per quanto riguarda la pulizia della casa, anche qui siamo convinti che più il prodotto lascia un forte odore più è efficace mentre "i gradevoli odori di pulito" sono il risultato di sostanze chimiche che, oltre ad essere inutili, inquinano e potrebbero anche essere insalubri.
Per quanto riguarda il bucato, alcuni anni fa imparai in un convegno del solito circuito "alternativo" che i detersivi in commercio hanno un sacco di ingredienti (per lo più di sintesi) che non servono per pulire di più ma per altri scopi: coloranti, profumi, conservanti, schiumogeni e stabilizzanti della schiuma, sbiancanti ottici. Provate a leggere l'elenco e chiedetevi a cosa servono. Quasi tutti i detergenti hanno per esempio gli sbiancanti ottici: additivi che servono a dare all'occhio l'effetto che il capo sia più bianco (o meglio più azzurrino) ma è appunto solo un effetto ottico. Senza di essi il capo probabilmente ci apparirebbe un po' più grigino ma pulito in modo identico. Peccato che gli sbiancanti ottici siano anch'essi inquinanti e, forse, non fanno neppure tanto bene a contatto con la pelle. Insomma il bianco che più bianco non si può si paga come costo, come ambiente e magari anche come salute.
Che fare allora? Ci sono coraggiosi che si fanno il sapone da soli ma senza arrivare a tanto si può comunque:
Il martellamento pubblicitario ci spinge infatti ad usare sempre più detersivi e detergenti (sia per il bucato che per la casa, ma anche per il corpo) aggressivi dimenticando un concetto semplice e fondamentale: quello che pulisce è l'acqua unita allo sfregamento meccanico.
Sono arrivati a convincerci che un bagnoschiuma, siccome fa schiuma, pulisca di più la nostra pelle di un sapone vegetale mentre invece gli ingredienti chimici che producono la schiuma aggrediscono il velo lipidico che la protegge la nostra pelle e contribuiscono a seccarla.
Per quanto riguarda la pulizia della casa, anche qui siamo convinti che più il prodotto lascia un forte odore più è efficace mentre "i gradevoli odori di pulito" sono il risultato di sostanze chimiche che, oltre ad essere inutili, inquinano e potrebbero anche essere insalubri.
Per quanto riguarda il bucato, alcuni anni fa imparai in un convegno del solito circuito "alternativo" che i detersivi in commercio hanno un sacco di ingredienti (per lo più di sintesi) che non servono per pulire di più ma per altri scopi: coloranti, profumi, conservanti, schiumogeni e stabilizzanti della schiuma, sbiancanti ottici. Provate a leggere l'elenco e chiedetevi a cosa servono. Quasi tutti i detergenti hanno per esempio gli sbiancanti ottici: additivi che servono a dare all'occhio l'effetto che il capo sia più bianco (o meglio più azzurrino) ma è appunto solo un effetto ottico. Senza di essi il capo probabilmente ci apparirebbe un po' più grigino ma pulito in modo identico. Peccato che gli sbiancanti ottici siano anch'essi inquinanti e, forse, non fanno neppure tanto bene a contatto con la pelle. Insomma il bianco che più bianco non si può si paga come costo, come ambiente e magari anche come salute.
Che fare allora? Ci sono coraggiosi che si fanno il sapone da soli ma senza arrivare a tanto si può comunque:
1) usare la minor quantità di sapone e detersivo possibile (sempre meno di quanto immaginate!);
2) usare saponi per la pelle e detersivi il più possibile di origine vegetale (se trovate anche chi li vende alla spina, meglio, il pianeta vi ringrazierà!). I detersivi cosiddetti ecologici con ingredienti di origine naturale costano molto però per il bucato non delicato in lavatrice va bene anche la lisciva che si trova anche al supermercato, economica e non inquinante.
3) sostituire alcuni detergenti in commercio con due o tre prodotti economici e non inquinanti:
- aceto: può sostituire l'anti calcare nel bagno e in cucina, il brillantante nella lavapiatti, l'ammorbidente nella lavatrice, ecc.
- bicarbonato di sodio per sgrassare e anche come detergente intimo.
- acqua calda che potenzia qualsiasi tipo di lavaggio e detersivo.
- il famoso olio di gomito.
Molti altri consigli utili in tal senso li trovate su questo piccolo manuale, nella sua scheda pratica riassuntiva o sul relativo sito.
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