giovedì 30 aprile 2015

Argine restituito




Dopo ben sette anni, l'argine del torrente che percorrevo in bicicletta per recarmi in palestra mi è stato restituito. Devo dire che mi sembra sia venuto un buon lavoro. Ora è percorribile a piedi e in bicicletta su entrambi i lati ed è collegato con il parco delle Cascine creando così un percorso sicuro e piacevole per le bici. 
Ho sentito che qualche abitante della zona non è contento: vorrebbe panchine, cestini e soprattutto lampioni la sera. Certo, tutto è migliorabile, però penso che ci si possa accontentare, salvo sottolineare il fatto che, nonostante questi lavori siano forniti da RFI per "compensare" la TAV, rimango contraria alla TAV e soprattutto a quella cattedrale sotterranea che dovrebbe essere la stazione Foster.


domenica 26 aprile 2015

25 Aprile sempre

Luigi* ha novant'anni. Fisico asciutto, carnagione scura, il suo bell'apparecchio acustico che ogni tanto emana un fischio ed un'energia invidiabile. Lo vado a trovare alla sua sezione ANPI e lo trovo al telefono con un altro partigiano con cui concorda un intervento per stasera ad una casa del popolo: "Vacci tu che sei più bravo a raccontare episodi di resistenza." Riattacca ostentando l'aria un po' scocciata: "Mi tocca andare a me anche stasera, stamani sono stato in una scuola elementare e domani [25 aprile n.d.A.] devo essere in tre posti." 
Vivono giorni frenetici da protagonisti questi ragazzi degli anni Venti in questo settantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Sono rimasti in pochi e soprattutto sono pochi quelli in grado di muoversi e di raccontare. Luigi è uno di questi. Una miniera di ricordi. Figlio di comunista della prima ora, era già sui monti all'indomani dell'8 settembre 1943. Fu uno dei primi ad entrare in Firenze nell'agosto del 1944 e poi, non contento, partì anche come volontario per il Nord combattendo con la divisione Friuli.

Per questo 25 aprile si dovrebbe avere il dono dell'ubiquità: ogni sezione ANPI, ogni casa del popolo, ogni paese ha preparato qualcosa. Ed anch'io, che non sono una testimone ma che sento il dovere della memoria, mi divido in tre posti come Luigi.
Al mattino atto di presenza alle celebrazioni ufficiali del Comune:


di corsa poi alla Manifattura Tabacchi dove accogliamo un gruppo in bicicletta che fa una "pedalata partigiana".


Nel pomeriggio, ricambio la visita alla Zona Altamente Partigiana (presso il popolare quartiere delle Piagge da cui erano partiti i ciclisti)


ma poi mi precipito a vedere il bel film di Samuele Rossi: La memoria degli ultimi.



Doverosa giornata piena quindi, anche se... provo una certa avversità per questo "dovere della celebrazione" che oggi, 26 aprile, è già messo dietro le spalle e i partigiani già dimenticati. Non oso pensare cosa succederà quando i ragazzi e le ragazze degli anni Venti non ci saranno più.


* nome di fantasia

giovedì 23 aprile 2015

Giorni frenetici


Ora e sempre Resistenza!

sabato 11 aprile 2015

Il sabato dovrebbe essere di 48 ore

Giornata piena oggi. Sveglia alle 7. Spesa settimanale alla Coop a tempo di record. Via in sella allo scooter per essere entro le 10 al Cimitero delle Porte Sante (il bellissimo cimitero monumentale sulla collina di San Miniato) dove si ricorda un partigiano fiorentino fucilato dai fascisti a Montemaggio, Franco Corsinovi "Fernandel".
Qui altre foto della commemorazione.
Cerimonia semplice, non retorica. "Non è per questo paese fatto di corruzione e di precariato che è morto questo ragazzo" ha detto il nostro impagabile Silvano Sarti.
Un salto poi alla bottega di Libera salutare la mia amica A. che stamani era di turno e per comprare qualche prodotto da regalare.
Dopo un pranzo leggero, di corsa a prendere il bus per andare alla periferia di Firenze dove parte la manifestazione contro l'inceneritore e contro l'ampliamento dell'aeroporto, promossa da più di venti comitati. (Incredibile leggere quanti comitati, apparentemente doppioni, ci sono sulla piana fiorentina; sfugge perchè non si mettano insieme e uniscano così le forze). Un bel corteo si snoda lungo il percorso che passa vicino al luogo dove vogliono costruire l'inceneritore, vicino all'aeroporto, per finire nel parco accanto al palazzo di giustizia. 

In testa gli studenti e i giovani con il furgone che spara musica a palla, poi i comitati con megafoni e capelli grigi, poi le mamme e i bambini che, sventolando i loro striscioni colorati, si divertono a gridare slogan e le bande musicali.


Qui altre foto della manifestazione
Termino la giornata cucinando zucchine, sgranando i piselli, stendendo i panni e con una semplice ma gustosa cena innaffiata dal Placido Rizzotto bianco (sì, è pubblicità).
Avrei da fare diverse cose con il computer ma purtroppo il sabato ha solo 24 ore e quindi sono costretta a rimandarle a domani.
Buona notte!