Mi trovo a tavola accanto a dei compagni della Val di Cecina (luogo per me del tutto inesplorato) che già mi stanno simpatici per la loro parlata.
Il discorso cade inevitabilmente sull'ennesima delusione elettorale alle regionali e, complice il buon vino offertoci, si fa a chi la spara più grossa quanto a provocazioni tra il serio e il faceto:
"Ma lo volete capire che a sinistra siamo troppo pallosi, sempre con questi discorsi seri, tristi, noiosi...?"
"Per me era meglio Berlusconi! Almeno lui lo diceva chiaramente che era contro gli operai. Questi qui ti dicono che sono dalla parte degli operai ma poi te lo tirano in c..o lo stesso."
"Basta! So io cosa bisogna fare. L'unica è buttare via i libri, non leggere più, guardare solo la televisione, ancora più puttane e più partite di calcio... fino all'abbrutimento totale. Allora forse si comincerà a reagire..."
"Io metterei un esamino per esercitare il diritto di voto. Mica roba difficile... una domandina di educazione civica, tipo: 'per chi stai votando?' 'Per il governo.' 'Sbagliato! Per il parlamento! Ripresentati alla prossima votazione!"
A luglio quasi quasi vado a trovarli alla festa della loro sezione.