martedì 11 agosto 2015

Relax agostano con cicale


11 agosto. Ore 14. Nell'ora della canicola mi piace rilassarmi su una sdraio in terrazza, all'ombra della casa. Oggi poi la temperatura è piacevole grazie ai temporali di ieri. Il cielo è sereno ma una brezza ancora fresca impedisce di uscire dalla temperatura di comfort. 
L'ossessivo frinire delle cicale è il suono che associo inevitabilmente dell'estate. Nessun rumore "umano" tranne qualche rara automobile che passa sulla provinciale.
Un piccolo uccellino cinguetta tra i rami dell'olivo che sta proprio sulla mia testa. Deve essere assai carino. Chissà cosa sta dicendo!
Così, da sdraiata, il mio sguardo può spaziare nella fetta di cielo tra la casa e l'olivo e scorgo una scia di aereo e un rapace che volteggià lassù in alto.
Che pace! Sono momenti semplici che però ho imparato con gli anni ad apprezzare sempre di più. Voglio farlo mio questo momento, metterlo insieme a quando, nella notte, sento l'aria fresca che arriva dalla finestra unita al canto dei grilli e ricordarmi di entrambi, come preziosi cammei, nelle frenetiche giornate invernali in città.

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