Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del
cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a
scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda
commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo
per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità
della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra
anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una
novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi,
ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Scriveva Antonio Gramsci sull'Avanti! nel 1916.
Sono d'accordo con lui e tuttavia è umano fermarsi un attimo a guardare indietro e fare il punto.
Un anno cominciato dolorosamente per me questo 2019, con la morte (ma soprattutto con l'agonia) di mio padre, ma che ha anche riservato tappe importanti, come il fatto che mio figlio sia andato a vivere da solo nel bell'appartamentino panoramico. E poi arrivata a cinquantasette anni, sono in un periodo della vita dove la mia principale speranza è che tutto rimanga così, con quel po' di agiatezza economica, con la salute tutto sommato buona, con le mie piante e i miei alberelli da veder crescere. Posso solo chiedere banalmente di dire finalmente addio alla fastidiosa tendinite che mi ha costretto ad abbandonare i miei percorsi a piedi che tanto amavo. Mi posso sbilanciare a chiedere una sistemazione gratificante per i miei figli, non semplicemente perché sono i miei rampolli, ma perché sono ragazzi seri e studiosi e si meritano di essere apprezzati per le loro dimostrate capacità.
Vorrei che mia madre viva in salute gli anni che ancora le sono concessi e che mia sorella trovi un lavoro un po' meno massacrante e più vicino. Vorrei che finalmente si riesca a ristrutturare il tetto della mia amata casa in Lunigiana. Per quanto mi riguarda mi propongo solo di mantenermi in forma per poter godere della natura quando ne avrò occasione. Non chiedo grandi emozioni, mi basta di poter godere del primo fiore della stagione e di tramonti struggenti come questo, l'ultimo del 2019.
Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
Antonio Gramsci, 1916
Era molto tempo che non ti leggevo , e mi ritrovo sempre a condividere quello che scrivi , le tue riflessioni sono spesso fonte di "confronto" con le mie , e.... le tue mi piacciono di più !!! Buon prime fioriture
RispondiEliminaUn saluto
angela
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