E così in questa giornata piovosa e fredda, compio sessantatré anni. In questa giornata che ho sempre detestato, giornata di mangiate, di sprechi, di produzione esagerata di rifiuti, di riunioni familiari dove tutti si parlano uno sull'altro e nessuno riesce a comunicare, c'è anche questa particolare attenzione nei miei confronti. Che dire? So che si tratta di affetto ma in verità ho sempre desiderato di essere nata in un giorno normale dell'anno, un giorno tranquillo, possibilmente estivo. Ma tant'è...
Comunque ora il problema è la cifra che ormai è altina... E c'è questa fastidiosa sensazione del tempo che accelera, dei giorni, delle settimane, dei mesi, degli anni che scorrono a velocità sempre più elevata. Sarà una sensazione soggettiva, ma so che la provano tutti.
Da giovani il tempo non passa mai e si teme la noia. A dire il vero, io la noia la temo ancora, ma talvolta vorrei chiedere all'arbitro un time out e riuscire a fare quelle cose tranquille, un po' monotone, tipo fare ordine nei ricordi, nei file sul computer, nei messaggi di posta elettronica, nei segnalibri nel browser, insomma quelle cose lì che si rimandano sempre.
Ed invece do sempre la precedenza alle novità, alle cose più accattivanti, cose che mi possono regalare emozioni a cui non voglio rinunciare. Non ci posso fare nulla, sono curiosa, avida di imparare, golosa di emozioni. Per il tranquillo riordino c'è tempo... forse... e se non ci sarà, pazienza!
Che post sconclusionato!
(PS chissà perché i compleanni con il "3" mi ispirano la civetteria di pubblicare una mia foto!)

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