Penso che una delle cause di decadenza morale e civile dell'Italia degli ultimi anni, sia il livello medio dei programmi televisivi. Purtroppo la TV commerciale ha trascinato verso il basso anche la RAI, nella folle corsa allo share ed a riempire i palinsesti di reality show, telequiz, con domande a cui saprebbe rispondere anche anche mio figlio di 14 anni, talk show basati sul mettere in piazza i problemi privati oppure in cui personaggi pubblici si parlano uno sull'altro. Ecco una cosa che detesto e che mi impedisce di guardare trasmissioni come Ballarò è proprio l'abitudine dei partecipanti di interrompersi continuamente cominciando a parlare uno sull'altro. Come scritto sul mio profilo: odio la violenza anche quella verbale.
Non sono d'accordo nemmeno con coloro che vorrebbero l'abolizione del canone. Io pagherei anche il triplo di canone se ciò fosse finalizzato ad TV pubblica, libera dalle influenze dei partiti, gestita da professionisti seri, con programmi di qualità e senza pubblicità.
C'è anche chi è tentato da posizioni estreme tipo non avere la televisione. Io e mio marito non l'avevamo e stavamo benissimo finchè eravamo "signorini" (bei tempi!) e potevamo uscire la sera. Quando nostro figlio ha compiuto tre anni non abbiamo ritenuto opportuno fare di lui un marziano che non ha mai visto i cartoni. Ritengo che anche a livello educativo, piuttosto che eliminarla del tutto, sia molto meglio insegnare a guardare la TV con il cervello acceso, cioè senza fare zapping, scegliendo i programmi migliori e possibilmente vedendone la registrazione in modo da scorrere la pubblicità.
I programmi televisivi che mi piacciono di più sono quelli documentaristici: La storia siamo noi, La grande storia, Superquark, Gaia.
Dei talk show, tollero solo quelli dove si può ascoltare tranquillamente cosa hanno da dire gli ospiti, tipo "Che tempo che fa".
Adoro la satira di "Parla con me".
Infine vorrei citare una canzone di Finardi che esprime bene una mia personale passione:
"Amo la radio perché arriva dalla gente
entra nelle case e ci parla direttamente
se una radio è libera ma libera veramente
piace anche di più perché libera la mente
Con la radio si può scrivere leggere o cucinare
non c'è da stare immobili seduti a guardare
forse è proprio quello che me la fa preferire
è che con la radio non si smette di pensare"
Ci sono delle trasmissioni splendide alla radio: "Ad Alta Voce" di RAI3 (grazie alla quale ho "letto" dei classici della letteratura che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare), "Fahreneit" di RAI3 (che lieto stupore scoprire in quanti seguono una trasmissione dedicata ai libri!), "Alle 8 della sera" di RAI2 (interessanti approfondimenti di storia) e l'irresistibile intelligente ilarità di "Caterpillar" su RAI2.
Detesto le radio commerciali che hanno tutte lo stesso formato e tonnellate di pubblicità. Sono una sostenitrice di Controradio anche se l'ascolto raramente (passa una musica che non è dei miei tempi) ma grazie alla quale posso ascoltare Radio Popolare (vedi post "Le mie fonti di informazione...").
Poiche' nessuno mi manda commenti, mi commento da sola.
RispondiEliminaSu una guida TV ho letto la classifica delle trasmissioni piu' viste della settimana e sono inorridita dai numeri dei telespettatori:
1) Striscia la notizia: 8.090.000
2) L'Eredita': 7.922.000
3) Affari tuoi: 7.507.000
4) Grande Fratello: 6.481.000
5) Tutte donne tranne me: 6.211.000
...
Se anche le cifre fossero vere solo in piccola parte, fanno capire come ormai la gente si fa rincoglionire dalla televisione commerciale. Per carita', non mi aspetto che il telespettatore medio apprezzi i documentari di storia ma una tranquilla fiction sarebbe gia' molto meglio...
Mi sono dimenticata di citare trasmissioni di inchiesta molto valide come Report di RAI3 e Annozero di RAI2. Non le ho citate perche' per il momento non sono riprese e chissa' se le faranno riprendere...
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