domenica 15 aprile 2007

Amico è...

Trovo che quello dell'amicizia sia un tema molto delicato. Purtroppo, secondo me, si tende ad attribuire l'appellativo di "amico" o "amica" in modo troppo superficiale. Che significa essere amici? Basta semplicemente provare reciproca simpatica per dichiararsi tali? Basta trascorrere insieme del tempo facendosi quattro risate o parlando del più o del meno?
Secondo me essere amici significa inanzitutto "fare un pezzo di strada insieme", cioè condividere una parte della propria vita. Le strade si possono successivamente dividere senza per questo che l'esperienza condivisa perda il suo valore.
Ma un elemento fondamentale secondo me nell'amicizia è dedicare attenzione all'amico, saperlo ascoltare, possibilmente capire e consigliare, ma già saper ascoltare è una grande prova di amicizia. Capita molte volte di parlare dei propri problemi sperando di trovare comprensione e poi accorgersi che l'altro non sta pensando a quello che diciamo ma segue uno spunto tutto suo.
L'aspetto più importante però è la generosità disinteressata. Sembra un'ovvietà ma nella mia esperienza personale purtroppo ho avuto diverse delusioni in proposito. Quando andavo a scuola una cosa che mi faceva molto soffrire era che durante l'anno scolastico ero ricercatissima in quanto aiutavo i miei compagni a prepararsi per i compiti in classe o le interrogazioni, ma durante le vacanze tutti sparivano. Non un cane che durante l'estate si facesse vivo per sapere come stavo o se ero sempre viva. Se qualcuno ad un certo momento l'ha fatto, aveva altri "scopi", rispettabili ma non classificabili come amicizia.
Quando ho cominciato a lavorare ero entrata in confidenza con una collega che era molto fragile emotivamente (almeno a me sembrava) e mi piaceva aiutarla a sfogare le sue angosce e rassicurarla nei suoi attacchi d'ansia. Mi chiedeva continuamente se io ero veramente sua amica. Un giorno la nostra capufficio mi ha dichiarato guerra e la "grande amica" non mi ha rivolto più la parola.
Sono solo due esempi per spiegare il motivo per cui non riesco a credere molto nell'amicizia, cioè alla generosità disinteressata e fedele. So che esiste e credo sia molto bella, ma io francamente non sono stata fortunata in questo campo come invece lo sono stata nell'amore.
Conoscete il proverbio: "Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici ci penso io"?

7 commenti:

  1. Cara Artemisia...
    Io è una vita he mi arrovello per capire cosa sia un amico... perchè per me è sempre stato dificile capirlo. Posso dire con discreta certezza di averne 3 con cui condivido tutto... piano piano ho iniziato a chiamarli "fratelli" e adesso fanno parte della mia famiglia. Per certo so che si rischia molto aprendosi e scoprendosi con altre persone.. Io l'ho fatto e direi che, in questo caso sono stato fortunato...anche se non sono mancate le volte in cui, anche se in buona fede, sono stato ferito molto profondamente. Alla fine, però ad essere sincero le occasioni di gioia sono state la netta maggioranza.

    Ti auguro di avere la stessa fortuna.

    Un abbraccio Davide

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  2. beh, direi che hai centrato l'argomento... pensa al famoso: chi trova un amico, trova un tesoro!
    credo sia molto più facile trovare un tesoro, sai. anche xchè un'amica sincera e disinteressata e non gelosa è rara che più rara di così.....
    ciao un salutone erica

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  3. Ciao Artemisia!
    Da tempo mi pongo alcune questioni su amicizia, amore e affini: in particolare leggendo questo post mi sorge una domanda: amare una persona in modo vero significa per me stabilire un forte rapporto che comprende "fare un pezzo di strada insieme", condividere più cose possibili, aiutare e accettare di essere aiutati, aprire il proprio cuore fidandosi di chi hai davanti, ecc...ma a questo punto mi faccio un pò di confusione: escludendo il coinvolgimento fisico, il limite dove sta? Perchè i due tipi di rapporti hanno in comune degli aspettti, mi riferisco in particolare ad una forte amicizia confrontata ad un amore...mi faccio sempre confusione, o meglio, domande, sarà perchè di amici veri ne ho avuti veramente pochi (...le dita di una mano sono troppe per contarli...) quindi non ho molta possibilità di fare confronti!

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  4. Grazie a tutti e tre. Mi confermate quindi come sia difficile trovare un'amicizia vera. Mi era venuto il dubbio infatti di avere un'idea falsa dell'amicizia perche' (come al solito) troppo "ideale".
    Per "Me": non e' facile etichettare i rapporti. E' chiaro che l'attrazione fisica e' una cosa facile da identificare e oltretutto, secondo me, risponde ad un istinto biologico di riproduzione della specie.
    Per il resto non so dirti...

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  5. Non è facile trovare un amico, ma non bisogna desistere nè lasciarsi scoraggiare. Meglio accettare la sconfitta con qualcuno che rinunciare la ricerca. Io di amici ne ho grazie al cielo trovati e molto buoni, non sono mai molti, ma sono davvero un tesoro. Ciao Giulia

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  6. Forse io sono stata particolarmente fortunata, ma nella mia vita ci sono numerose amiche (e qualche amico).
    Persone con cui posso essere me stessa e che sono se stesse con me; persone cui posso affidarmi e che si affidano; persone che mi vogliono bene anche quando non mi capiscono e che sono pronte a dirmi in faccia i miei errori. Persone cui posso dire anche verità spiacevoli ma sanno che lo faccio perché gli voglio bene. Persone che perdonano e che io perdono. Persone che magari non frequento per mesi, ma cui posso telefonare un giorno e dire: mi succede questo, che ne pensi?
    E loro fanno lo stesso con me.
    è una grande ricchezza. Persone così puoi anche trovarle da adulta, non importa se non avete condiviso un tratto della vostra vita
    auguri, marina

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  7. Si' forse da adulta mi sta andando meglio. Persone di cui so che posso fidarmi potrei considerarle... vediamo... due? tre? Piu' che il tradimento della fiducia a questo punto temo la superficialita'.

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