Certe volte guardare le cose che ci creano ansia da tutto un altro punto di vista ci dà conforto. Quando penso al futuro mi viene in mente che saremo troppi su questo pianeta e che di sicuro non ci saranno risorse per tutti. Ma ecco che su Noi Donne (la storica rivista femminista a cui sono abbonata per affetto ma che non ho mai tempo di leggere) leggo un parere, assai poco scientifico, ma molto innovativo del sociologo Domenico De Masi:
“Quando parliamo di incremento della popolazione, parliamo di numeri e
di innumeri bocche da sfamare. Io immagino il cervello che c’è sopra la
bocca. Dieci miliardi di cervelli popoleranno il Pianeta. La più grande
massa cerebrale della Storia e dei pianeti conosciuti. Dieci miliardi di
persone che si svegliano tutte le mattine e cominciano a pensare. Che
vanno a letto tutte le sere e cominciano a sognare. Un patrimonio
straordinario: un’energia, una forza immaginativa, riflessiva, una
capacità di amare e di odiare come nella Storia dell’uomo non c’è stata
mai”.
In effetti, vista così è quasi rassicurante.
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