E' triste ma purtroppo oggi come oggi si finisce per essere premiati semplicemente facendo il proprio lavoro.
Rosa Lanteri, dirigente della Soprintendenza dei beni archeologici della Regione Sicilia, Domenico Marino, funzionario della Soprintendenza dei beni
archeologici della Regione Calabria, ed Eleonora Scirè, sua collega dell'omologo ente dei beni architettonici e
paesaggistici di Salerno e Avellino hanno vinto ex aequo
il “Premio Zanotti Bianco”, un riconoscimento biennale che Italia Nostra assegna
a funzionari pubblici che si sono distinti nell’ambito della difesa del patrimonio, uno dei principi fondamentali della
Costituzione.
Niente di particolarmente eroico. Semplicemente si sono opposti a progetti di cementificazione, pur subendo pressioni ed anche intimidazioni.
“Partecipiamo alle conferenze dei servizi e i soli ‘no’ di fronte a progetti improponibili sono i nostri" dice Rosa Lanteri ad Altreconomia.
“Per darmi il benvenuto a Crotone, dieci anni fa," confessa invece Domenico Marino, "qualcuno decise di tagliare le gomme della mia auto. In seguito, ho
ricevuto lettere contenenti minacce di morte, dirette anche alla mia
famiglia e qualche anno fa ho trovato sulla scrivania una busta
contenente un proiettile."
Eleonora Scirè invece si è occupata di tutelare il territorio campano dalle numerose domande per la realizzazione di parchi eolici, una vera
aggressione per questa dorsale appenninica, anche per tutte le opere
connesse, come le centrali e le stazioni elettriche, per la
trasformazione dell’energia prodotta dall’alta-media tensione
all’altissima.
Menzione speciale per i due bibliotecari che hanno salvato i volumi della Biblioteca dei Girolamini di Napoli e per Fabio Zita, funzionario della Regione Toscana che ha evidenziato le criticità dei lavori della TAV sotto Firenze.
Niente di particolare quindi. Solo il proprio lavoro. Per questo meritano un premio.
[fonte Altreconomia n.156]
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