venerdì 9 ottobre 2015

Viva internet! Viva facebook! E viva "Lavoro Anomalo"!


A mio figlio diciannovenne, che comincia quest'anno l'università, piacerebbe trovare un lavoretto part-time per guadagnare un po' di soldi e non essere sempre costretto a chiedere ai genitori.
Giusto! Bravo! 
Ha messo un po' di domande e inviato il CV di qua e di là.
Un tempo era più facile. Si aveva meno paura di assumere a nero. C'era meno concorrenza ed era tipico assumere studenti per lavori saltuari o nel finesettimana o in orario serale.
L'altro giorno mi dice che è stato chiamato per un colloquio. L'annuncio parlava di "due addetti al magazzino ed alla gestione degli ordini, volenterosi, anche prima esperienza".
L'ho visto un po' timoroso. In effetti un po' d'ansia l'ho provata anch'io. "Dove sta la fregatura?" ci siamo chiesti. 
Ho pensato però che è bene che si faccia esperienza anche di fregature, di colloqui perditempo con relativa sensazione di sfruttamento. "Vai," gli ho detto, "non firmare nulla, non ti sbilanciare, se non sei convinto puoi sempre dir loro che ci penserai." Ma lo vedevo titubante.
Poi mi è venuto in mente di aver sentito a Controradio l'intervista di un giovane che, arrabbiato per tanto tempo perso, fregature e ingiustizie subite, ha messo su un sito di segnalazioni per svelare gli annunci civetta. Purtroppo non mi ricordavo il nome di questo sito.
Pochi minuti dopo mio figlio mi chiama: "Mamma, ho trovato! E' una fregatura!" E mi mostra un post di Facebook dove si mette in guardia proprio da questa società (con tanto di indirizzo) che lo aveva chiamato per il colloquio. Nella pratica si trattava di vendite porta a porta ma questo lo avrebbe scoperto solo ben dopo.
Il sito si chiama Lavoro Anomalo e si definisce "un servizio a supporto di chi cerca lavoro e non vuole perdere tempo e soldi dietro a false inserzioni". Pubblicizziamolo! I banditi che si approfittano della buona fede e dell'ingenuità dei ragazzi e della disperazione di chi ha bisogno di lavorare devono essere perseguiti. Di Lavoro Anomalo per fortuna ne hanno parlato ancora in radio così come ho sentito un utile sportello del sindacato che si chiama SOL CGIL (Servizio Orientamento al Lavoro).
Ai ragazzi di oggi lasciamo un mondo che va alla deriva, ma almeno hanno dalla parte loro il progresso tecnologico. Il tam tam di internet aiuta.

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