Abbiamo messo il primo importante mattone per i progetti di cui al precedente post. Manteniamo ancora il riserbo che non si sa mai...
Contemporaneamente è iniziata l'operazione di decluttering, termine con il quale si intende il liberarsi degli oggetti superflui. Il concetto di "superfluo" è troppo vago. Mi piace di più alzare l'asticella dell'essenzialità per diventare più leggeri.
"Nonna, mi regali il libro Zanna Bianca?" E mia nonna, che non aveva affatto il senso della misura, un giorno arrivò con l'intera collana Vallecchi di romanzi per ragazzi. Avevo circa nove, dieci anni e mi piaceva leggere, anche perché, a fine anni Sessanta, non c'erano internet, videogiochi, social network e neppure tanti canali TV. E così me li sono letti praticamente tutti e molti mi sono anche piaciuti. Sono sicuramente oggetti "superflui" nel senso che non ho intenzione di rileggerli e, se avrò nipoti, non mi illudo che li apprezzeranno. Ma per me "hanno un significato" e quindi li ho portati nella casa in campagna insieme al "Giornalino di Gian Burrasca", altra passione della mia infanzia soprattutto grazie alla fiction di Rita Pavone, e a "Sussi e Biribissi" che mi fu regalato e consigliato da mio padre ed infatti mi ricorda tanto lui.
Con dolore dovrò liberarmi delle audiocassette delle Fiabe Sonore (chi di noi boomer se le ricorda?) perché non avrò più il supporto dove ascoltarle. Per fortuna che c'è YouTube!
Il decluttering continua....
Nessun commento:
Posta un commento