Mi mancherai argine del Mugnone, con le tue pozze che mi riempiono di fango, la polvere bianca che mi impasta gli ingranaggi, con i timidi raggi di sole flebile ristoro dei gelidi mattini di inverno.
Mi mancherai giovane donna che tutte le mattine, armata di sacchettone, guanti e pinze porti via i rifiuti con dedizione e grande senso civico.
Mi mancherete ragazzi del Professionale di Agricoltura con i vostri capannelli in attesa della campanella e anche voi solitari che aspettate appartati, a capo chino sul cellulare.
Mi mancherete coppie che con grande costanza ogni mattina, con il freddo e con il caldo, fate la vostra marcia di mantenimento. E anche tu tenera signora anziana che cammini incerta, un po' storta, con aria sofferente e con magliette improbabili, tipo quella con la scritta Erasmus. Si capisce che te l'ha ordinato il dottore di farti la tua camminata ogni giorno. Davvero ammirevole!
Non mi mancherete venditori ambulanti di strane verdure cinesi che occupate con le vostre cassette tutta la pista ciclabile a disprezzo di ogni regola (compreso, immagino, il possesso di regolare licenza, figuriamoci il rilascio di scontrino fiscale).
Mi mancherai pista ciclabile tra i campi coltivati e l'aeroporto, con il canneto, le albe spettacolari e gli uccelli acquatici di tutti i tipi, garzette, aironi, ibis, cavalieri d'Italia.
Mi mancherà la mia pedalata mattutina (forse più di quella del ritorno). Quella decina di chilometri a buon ritmo che mi dà lo sprint per la mia giornata di lavoro.