Venerdì scorso ho maturato 41 anni e 10 mesi di servizio. Ciò significa che, dopo tre mesi di cosiddetta "finestra" posso andare in pensione. Potrei lavorare ancora qualche anno e metter su una pensione un po' più alta. Ma il tempo è il bene più prezioso che ho e la pensione maturata oggi dovrebbe essere dignitosa, non alta, ma dignitosa.
E così oggi ho fatto domanda di pensione e ho dato le dimissioni dal mio lavoro. Un po' di magone era previsto dato che lavoro nello stesso ente da quando avevo diciannove anni. Sono stata fortunata. Ho trovato da giovanissima un buon posto di lavoro, sicuro, abbastanza stimolante per essere un posto da impiegata diplomata in ragioneria, non certo ripetitivo (o meglio ho sempre cercato compiti ed incarichi che non lo fossero). Ho imparato tante cose, soprattutto a rapportarmi con le persone. E' stata una bella palestra e quella che io sono oggi lo devo in gran parte al mio lavoro presso questo ente pubblico di ricerca. Ho passato anche periodi faticosi e impegnativi ma ho sempre sentito la stima dei colleghi, soprattutto dei ricercatori e dei direttori che si sono succeduti. Meno idilliaco il rapporto con le colleghe e collaboratrici dell'ufficio che ho diretto.
Insomma dopo più di quarant'anni sento che andare al patronato e apporre la mia firma è stato un po' come andare a divorziare, un divorzio sereno, ma pur sempre doloroso
Mi preparo a questa grande svolta nella mia vita e all'inizio del "terzo tempo"...
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