martedì 24 aprile 2007

Vanda


Oggi voglio parlare della mia nonna Vanda perchè la ritengo una persona speciale. Classe 1917, ha sempre avuto un carattere irrequieto, ribelle, anticonformista ma, purtroppo, con derive paranoiche. Da ragazza non accettava le imposizioni moralistiche della famiglia, soprattutto la repressione della sua esuberanza da parte di suo padre e di suo fratello. Sfortunatamente rimase incinta a vent'anni e si bruciò così la giovinezza. Separata presto dal marito, ha fatto innumerevoli lavori ed ha avuto tante avventure sentimentali, anche in tarda età, ma non ha più voluto legarsi a nessuno, perchè è sempre stata gelosa della propria indipendenza.
Prese la patente quando ancora donne che guidavano ce n'erano pochissime. Era una tifosa sfegatata per la Fiorentina e frequentava lo stadio nella stagione del primo scudetto.
Io, nata quando lei aveva solo quarantacinque anni, ero la sua nipote prediletta. Mi riempiva di regali e mi diceva: "Divertiti quanto vuoi, ma tieniti stretta la gilda perchè a rimanere incinta l'è un volo!". Questa la sua filosofia di vita.
Una persona speciale che però non ha avuto molto dalla vita sia perchè non aveva istruzione (credo che non abbia finito nemmeno le elementari) sia perchè il suo carattere l'ha portata a grandi passioni ma anche a vedere il male dappertutto. Ha finito col litigare con tutti i familiari e non ha capito che ad una certa età gli affetti sono più preziosi della propria indipendenza. Con la sua bellezza e la sua esuberanza avrebbe potuto trovarsi un compagno con cui invecchiare insieme invece di finire tristemente i suoi giorni in una casa di riposo di una città lontana, ipovedente, ipoudente e imbottita di tranquillanti. Che tristezza, nonna!

4 commenti:

  1. Simpatica questa tua nonna, ma hai ragione a volte l'indipendenza non è tutto... Ciao Giulia

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  2. Ecco una nonna che mi piace! Grande, sfidare tutto solo perché si sa di essere nel giusto!

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  3. Forse lei era felice così, io voglio pensare che non sempre chi segue il proprio dovere nella vita ha ragione, te lo dice una che passa la sua esistenza ingabbiata tra casa e carcere, vedo solo "doveri" davanti a me, forse è l'età che avanza ma se non avessi i miei blog credo che invecchierei prima del tempo...ciao cara, manda un pensiero a tua nonna anche per me...Carmela...

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  4. Anch'io, cara Carmela, trovo che scrivere il blog sia un buon esercizio anti-invecchiamento. Riguardo a mia nonna, di sicuro non ha mai seguito il senso del dovere. Mi fa solo un po' tristezza come è finita per questo penso che forse avrebbe dovuto avere un po' più di accortezza nei rapporti con gli altri.

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