Tempo fa ho raccontato la soddisfazione provata a comprare frutta e verdura al mercato della filiera corta che si tiene una volta al mese nel centro della città.
Il problema è che una volta al mese è poco e poi andare in centro in auto non si può (giustamente) e il trasporto della spesa in bici con lo zaino non è il massimo.
Per fortuna proprio davanti alle finestre del mio ufficio (nella desolata piana) da questa estate fanno un mercatino della Coldiretti tutti i venerdì (un ottimo giorno tra l'altro perché il venerdì il frigo di casa mia è desolatamente vuoto).
Vi si trovano formaggi, verdure, salumi, olio, miele e il banco della carne bio del Mugello.
Aspetto con piacere il venerdì per farci una scappata prima di andare in ufficio. A parte la soddisfazione di comprare da aziende locali (noto con piacere che alla fine la Coop l'ha capita di segnalare i prodotti locali ma solo dopo le proteste dei coltivatori toscani), imparo anche tante cose che mantengono un filo di collegamento con quell'attività essenziale quanto dimenticata che è coltivare la terra.
Ultimamente per esempio ho imparato che le puntarelle sono la parte superiore della cicoria, che le galline con l'accorciarsi delle giornate smettono o quasi di fare le uova, che il radicchio "scoltellato" si chiama così perché va raccolto con il coltello.
Il problema è che una volta al mese è poco e poi andare in centro in auto non si può (giustamente) e il trasporto della spesa in bici con lo zaino non è il massimo.
Per fortuna proprio davanti alle finestre del mio ufficio (nella desolata piana) da questa estate fanno un mercatino della Coldiretti tutti i venerdì (un ottimo giorno tra l'altro perché il venerdì il frigo di casa mia è desolatamente vuoto).
Vi si trovano formaggi, verdure, salumi, olio, miele e il banco della carne bio del Mugello.
Aspetto con piacere il venerdì per farci una scappata prima di andare in ufficio. A parte la soddisfazione di comprare da aziende locali (noto con piacere che alla fine la Coop l'ha capita di segnalare i prodotti locali ma solo dopo le proteste dei coltivatori toscani), imparo anche tante cose che mantengono un filo di collegamento con quell'attività essenziale quanto dimenticata che è coltivare la terra.
Ultimamente per esempio ho imparato che le puntarelle sono la parte superiore della cicoria, che le galline con l'accorciarsi delle giornate smettono o quasi di fare le uova, che il radicchio "scoltellato" si chiama così perché va raccolto con il coltello.
buon natale!
RispondiEliminaOttima cosa, che non sarebbe male si ripetesse più spesso.
RispondiEliminaTi ringrazio. Mi hai fatto scoprire che c'è un altro mercato nella mia città. Ed è pure del sabato...
Auguri!
Sul mio blog ci sono gli AUGURI per tutti gli amici,ma desidero farteli personalmente,qui in casa tua.
RispondiEliminaBUONE FESTE!!!!
Cristiana
Ho imparato a Collevecchio cosa sono le puntarelle e mi sono piaciute.
RispondiEliminaTanti auguri a te e famiglia per un felice 2010.
sileno