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Nel mio istituto c'era un distributore che prevedeva l'esclusione del bicchiere premendo un tasto e difatti tramite questa opzione io riutilizzavo ogni giorno lo stesso bicchiere. Il nuovo modello non ha nemmeno questa possibilità (cioè, invece di andare avanti, si va indietro). Tra l'altro i bicchieri di plastica non sono riciclabili in quanto non si configurano come imballaggi secondo la normativa.
I colleghi olandesi invece usufruiscono persino gratuitamente delle bevande in alcune fasce orarie della giornata lavorativa. Sarà un premio per la loro attenzione all'ambiente?
Siamo un po' ritardati o ritardatari in fatto di ambiente...
RispondiEliminaChissà magari il prossimo governo che verrà eletto sarà attento all'ambiente...sì, tanto quanto i cittadini!!!
mi hai dato un'idea fantastica, domani porto una tazza in ufficio, grande Artemisia (ho il cestino traboccante di bicchieri di plastica)!
RispondiEliminaE che vuoi farci?
RispondiEliminaMica sono Italiani...
Sinceramente non avevo mai visto tali macchinette elettroniche, nonostante ne abbia viste tante!!
RispondiEliminaMi hai ricordato quando sono andato in un villaggio oltreoceano in cui vedevo gli americani che andavano al bar per prendere birra od alcolici e che usavano la propria tazzona personale di plastica isolante.. sicuramente non lo facevano per l'ambiente ma è qua che emerge il concetto fondamentale per far partire la rivoluzione ambientale: bisogna far coincidere l'interesse economico (delle aziende principali) con quello ambientale.. poi il resto vien da sè secondo me..
Quando l'Italia??? Temo che siamo ancora lontani anni luce.
RispondiEliminaCiao, un abbraccio