lunedì 28 luglio 2014

Alta Via dei Giganti


8 tappe
più di 9000 metri di dislivello
5 partecipanti (3 donne e 2 uomini)
7 rifugi più 1 pensione
13 valichi alpini
Il tratto dell'Alta Via dei Giganti che va da Donnas al rifugio Barmasse, sopra Valtournenche, percorso col pensiero ricorrente a quei pazzi che fanno l'intero giro della Val d'Aosta in occasione del Tor des Géants. Come potranno godersi le incredibili fioriture, i silenzi degli alpeggi rotti solo dallo scrosciare dei ruscelli e dai fischi delle marmotte? Come potranno, correndo, ammirare le cime rocciose che orlano gli anfiteatri delle conche glaciali o i maestosi larici dei boschi o gli imponenti giganti che danno nome al percorso (Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco)? Noi, col nostro passo lento, tutto questo, ce lo siamo goduto. Nonostante l'instabilità metereologica che ci ha accompagnato tutta la settimana, ci porteremo a casa il prezioso ricordo dei colori, dei profumi e dell'aria frizzantina di queste belle montagne.
Per quanto mi riguarda mi porto a casa anche la soddisfazione di avercela fatta fisicamente, cosa per niente scontata.


giovedì 17 luglio 2014

Liga, facce sogna'!

Cosa accomuna queste cinquantamila persone raccolte in uno stadio in una calda sera di luglio? Cosa spinge questi ragazzi a sottoporsi allo stress della coda dalla mattina e all'attesa per lunghe torride ore fino al primo colpo di batteria delle nove e mezza di sera? Cosa trasmette questo ex ragazzo di provincia a questi adolescenti? 
La scenografia del palco a forma di chitarra, la sapiente regia dei maxi schermo, il gioco di luci e persino la neve finta rendono lo spettacolo molto accattivante, ma le canzoni di Ligabue sono musicalmente un po' ripetitive e i testi un po' banali. Eppure le loro parole probabilmente arrivano al cuore di questi ragazzi. 
Nelle inquadrature del pubblico (quasi sempre di belle ragazze che sanno tutte le canzoni a memoria e riprendono continuamente con il telefonino) si scorgono cartelli innalzati con la scritta "GRAZIE!". Grazie a Ligabue? Ma in realtà è lui che vi deve ringraziare, no?
Probabilmente questi giovani ringraziano per le emozioni che le canzoni e soprattutto la serata regala loro. Le emozioni non sono tutto nella vita, ma aiutano tanto.
Soprattutto se condivise in cinquantamila. 
E allora: "grazie Liga!"

lunedì 14 luglio 2014

Assaggio di Val d'Ossola

Piacevole finesettimana in Val D'Ossola ospiti di V., generosa ragazza conosciuta all'oasi WWF. 
Interessante lembo di Italia che è Piemonte ma vorrebbe essere lombardo e soprattutto è incastonato nella Svizzera. 
Terra di gente concreta che fu teatro di quell'incredibile e coraggioso esperimento di democrazia che fu la repubblica partigiana dell'Ossola
Valle dalla quale se ne dipartono ben altre sette, dove l'orizzonte è un concetto sconosciuto, tanto siamo circondati da maestose montagne. 
Peccato che il tempo non ci abbia voluto bene nascondendoci la vista del Monte Rosa dal paesino di Macugnaga.

lunedì 7 luglio 2014

Settant'anni fa: le donne di Carrara contro l'occupante tedesco


Il 7 luglio di settant'anni fa il locale comando tedesco aveva ordinato l'evacuazione di Carrara e lo sfollamento della popolazione nel paese di Sala Baganza. Le donne carraresi si opposero, radunandosi sotto la sede del comando per dichiarare apertamente la loro disobbedienza civile. Nonostante la minaccia delle armi, non abbandonarono il presidio finché i Tedeschi non revocarono la disposizione.

La signora Rolla, una di quelle donne coraggiose che salvarono la cittá di Carrara, ha raccontato:

Quando il Comando tedesco ordinò di abbandonare le nostre case, per trasferirci nel paese di Sala Baganza, perché la città era sulla Linea Gotica, decidemmo di opporci pacificamente, ma con tanta decisione, radunandoci in piazza delle Erbe. Buttammo all’aria i banchi di verdura e facemmo chiudere i negozi. Quando ci trovammo davanti i militari tedeschi, noi che eravamo in prima fila, capimmo che se avessimo mostrato la nostra paura tutto sarebbe stato inutile e le donne che erano dietro sarebbero fuggite. Allora ci siamo fatte coraggio ed a mani nude ci siamo avventate come belve contro il Comando tedesco, per impaurire i soldati e prenderli alla sprovvista”.

Fu possibile registrare solo una decina di nomi di queste donne. Le altre non chiesero e non vollero alcun "riconoscimento".

Qui la lapide in Piazza Delle Erbe che ricorda questo evento.
Qui invece una pubblicazione del Comune di Carrara dove si riportano gli eventi (tra i quali questi) che motivarono la nomina di Città Medaglia d'Oro al merito civile.