Il 7 luglio di settant'anni fa il locale comando tedesco aveva ordinato l'evacuazione
di Carrara e lo sfollamento della
popolazione nel paese di Sala Baganza. Le donne carraresi si opposero, radunandosi sotto la sede del comando per dichiarare apertamente la loro disobbedienza civile. Nonostante la minaccia delle armi, non
abbandonarono il presidio finché i Tedeschi non revocarono la disposizione.
La signora Rolla, una di quelle donne
coraggiose che salvarono la cittá di Carrara, ha raccontato:
“Quando il Comando tedesco ordinò di abbandonare le nostre case, per
trasferirci nel paese di Sala Baganza, perché la città era sulla Linea
Gotica, decidemmo di opporci pacificamente, ma con tanta decisione,
radunandoci in piazza delle Erbe. Buttammo all’aria i banchi di verdura e
facemmo chiudere i negozi. Quando ci trovammo davanti i militari
tedeschi, noi che eravamo in prima fila, capimmo che se avessimo
mostrato la nostra paura tutto sarebbe stato inutile e le donne che
erano dietro sarebbero fuggite. Allora ci siamo fatte coraggio ed a mani
nude ci siamo avventate come belve contro il Comando tedesco, per
impaurire i soldati e prenderli alla sprovvista”.
Fu possibile registrare solo una
decina di nomi di queste donne. Le altre non chiesero e non vollero
alcun "riconoscimento".
Qui la lapide in Piazza Delle Erbe che ricorda questo evento.
Qui invece una pubblicazione del Comune di Carrara dove si riportano gli eventi (tra i quali questi) che motivarono la nomina di Città Medaglia d'Oro al merito civile.
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