Cosa accomuna queste cinquantamila persone raccolte in uno stadio in una calda sera di luglio? Cosa spinge questi ragazzi a sottoporsi allo stress della coda dalla mattina e all'attesa per lunghe torride ore fino al primo colpo di batteria delle nove e mezza di sera? Cosa trasmette questo ex ragazzo di provincia a questi adolescenti?
La scenografia del palco a forma di chitarra, la sapiente regia dei maxi schermo, il gioco di luci e persino la neve finta rendono lo spettacolo molto accattivante, ma le canzoni di Ligabue sono musicalmente un po' ripetitive e i testi un po' banali. Eppure le loro parole probabilmente arrivano al cuore di questi ragazzi.
Nelle inquadrature del pubblico (quasi sempre di belle ragazze che sanno tutte le canzoni a memoria e riprendono continuamente con il telefonino) si scorgono cartelli innalzati con la scritta "GRAZIE!". Grazie a Ligabue? Ma in realtà è lui che vi deve ringraziare, no?
Probabilmente questi giovani ringraziano per le emozioni che le canzoni e soprattutto la serata regala loro. Le emozioni non sono tutto nella vita, ma aiutano tanto.
Soprattutto se condivise in cinquantamila.
E allora: "grazie Liga!"
mah...
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