"oggi sono stato a letto col ventilatore soffitto al massimo
per me è troppo caldo"
Queste le ultime parole che mi hai scritto qualche giorno fa. Ti conoscevo poco, ma quanto basta per apprezzare la tua intelligenza, la tua simpatia, il tuo senso dell'umorismo, il tuo sguardo buono. La tua morte mi ha spiazzato, Francesco. E mi ha fatto rimanere molto male. Avrei voluto approfondire la tua conoscenza, sapere di più del tuo passato di musicista, di attivista politico. Mi avevi promesso di raccontarmi del tuo paese sul Pollino e di darmi consigli per escursioni in quella zona, che deve essere bellissima.
Non te ne dovevi andare, Francesco, e soprattutto non così... da solo... davanti al frigo aperto in cucina...
Non ci dovevi lasciare, Francesco. Ci mancherai!
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