lunedì 11 gennaio 2016

Quarto di Napoli

Dal mio diario dell'ultimo campo di Libera a cui ho partecipato:

20 luglio 2015
Con Antonio D’Amore, presidente della cooperativa Ottavia e referente provinciale di Libera Napoli, vado con Silvia e Davide a Quarto di Napoli (o Quarto Flegreo).
Quarto è comune dei Campi Flegrei che è stato sciolto nel 2013 per infiltrazione mafiosa ed ha ora una nuova giunta guidata dall’avvocata Rosa Capuozzo (Movimento Cinque Stelle).
Partecipiamo ad una riunione nell’ufficio della sindaca con vari consiglieri comunali, l’assessore alla legalità Francesco Pisano e Ciro Biondi, del presidio di Libera Campi Flegrei. 
Discutono sulla situazione dei beni confiscati alle mafie e assegnati al comune di Quarto: un cementificio e tre ville. In una delle ville a pian terreno abita la madre del boss (che ora è in carcere) e, vivendo là da prima dei misfatti del figlio, non si può buttarla fuori. Antonio consiglia anzi di coinvolgerla nelle attività che si faranno al piano di sopra. Un’altra villa (con piscina, sauna, ecc.) risulta, da una relazione dei tecnici fatta ai tempi del commissario prefettizio, che sia invece una serie di appartamenti. In essa sembra che ci stia ancora la moglie del boss. Per un’altra villa il commissario prefettizio ha emesso un bando per la destinazione d’uso che però è fatto male. Antonio suggerisce di fare un sito con l’elenco dei beni e dei progetti che si ha intenzione di realizzare. La legge infatti non parla di obbligo di “bando” ma di “evidenza pubblica” cioè l’importante è pubblicizzare quello che si vuol fare in modo che chi è interessato e ne ha i requisiti possa fare domanda. Devono essere attività senza scopo di lucro ma ciò non significa che non ci debbano essere entrate, basta che le entrate vengano reinvestite nella stessa attività. Andiamo poi nell’aula del consiglio comunale dedicata a Peppino Impastato dove si ricorda la morte di Paolo Borsellino e della sua scorta. L’evento ha lo scopo di attirare i cittadini di Quarto sul tema della lotta alla mafia.
La Quarto Calcio fu sequestrata al suo presidente legato al clan Polverino. E’ nata la Nuova Quarto Calcio per la Legalità (visitata anche dalla nazionale di Prandelli) che però è in forti difficoltà economiche.

Questo il video che realizzai su quella mattinata:



Mi ricordo che quella mattina avevo una forte nevralgia che mi faceva soffrire non poco. Ciò nonostante quell'esperienza è stata una delle più interessanti del campo.
Si capisce che ora leggendo queste notizie rimango sconcertata e non so cosa pensare.
Ingenuità della nuova giunta pentastellata? Montatura giornalistica atta a buttare benzina sul fuoco della faida PD-M5S? Oppure davvero tutti quei bei discorsi di svolta rispetto al passato erano fumo negli occhi? Oppure davvero "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi" di gattopardesca memoria?

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