martedì 8 marzo 2016

Non mimose, ma un salario dignitoso

Nella città dove l'economia gira intorno al turismo e dove infatti i turisti aumentano di anno in anno, ci sono cose che non aumentano mai, anzi, diminuiscono sempre più: il salario e i diritti dei lavoratori del settore.
Oggi, 8 marzo, le lavoratrici del Novotel di Firenze sono scese in sciopero perché hanno visto, con il cambio di appalto, ulteriormente diminuito il loro già magro salario e, contemporaneamente, aumentare il loro carico di lavoro. Per molte di loro si tratta dell'unico reddito in famiglia e alternative non ci sono o sono addirittura peggiori. 
Ecco il loro presidio di stamani. Ho dovuto oscurare la loro identità perché non debbano subire anche ritorsioni.

Per fortuna, alla fine della mattina l'azienda si è dichiarata disponibile ad accogliere le loro richieste ma la prova l'avranno solo con la prossima busta paga.
Basta con mimose e streaptease maschili, le donne vogliono che il loro lavoro sia riconosciuto e remunerato dignitosamente. Questo significa l'8 marzo.

3 commenti:

  1. Bah, cara Artemisia. Io ho sempre regalato la mimosa perche' e' un simbolo. Il simbolo del sostegno alle donne quando combattono per la parita' di genere.
    Probabilmnete se potessi fare qualcosa di piu' di dimostrare solidarieta' con un simbolo lo farei. Ma non ho nessuna autorita' per farlo, quindi mi limito al simbolo.
    Speravo che almeno questo non fosse criticato.

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    1. Per carità, Dario, non è una critica a te e a tutti gli uomini che regalano mimose. E' una critica alla società che "risolve" i problemi delle donne con una cena in pizzeria con le amiche e un mazzo di mimose. Salvo poi il 9 marzo... tutto come prima. E' non mi piace la definizione di "festa" della donna. Non c'è niente da "festeggiare".
      L'8 marzo è la "giornata internazionale della donna", dovrebbe essere una giornata di riflessione e discussione.

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