Un mio collega, che ha dovuto liberare la casa nella quale è morta recentemente sua madre, mi ha donato diverse scatole di libri di suo padre, morto invece una decina di anni or sono. Il padre era appassionato di storia e in particolare della seconda guerra mondiale, del periodo del fascismo e della Resistenza.
Ero un po' titubante ad accettare ma invece questi libri sono davvero molto belli ed interessanti, molti non solo letti ma sottolineati o con annotazioni. Immagino quest'uomo, di cui non so nulla, come uno che ama i suoi libri e che non avrebbe avuto piacere nel saperli finiti nel cassonetto. Penso a mio padre, grande collezionista e appassionato di dischi a 78 giri che mi ha sempre detto: "Mi raccomando: quando ve ne disfarete, dateli almeno ad un collezionista che li apprezzi!"
Il mio collega prima di pensare a me, conoscendo la mia attività nell'ANPI, ha cercato di donarli a biblioteche e case del popolo ma senza successo.
Mi fa piacere salvare, almeno in parte, questa bella biblioteca.
Ce n'andiamo e lasciamo dietro di noi il segno tangibile delle nostre passioni.
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