Non è che così non ricresca più, ma le spigone alte sono sostituite da altre infestanti molto più gradevoli e decorative: i fiori di campo. Avete presente la Primavera di Botticelli? Le leggiadre fanciulle non posano i piedi su un prato rasato all'inglese ma su un vero e proprio catalogo di fiori variopinti.
Mi piace la mattina quando mi alzo, mi affaccio alla finestra e vedo proprio così i pianelli del mio podere: una festa per api, vespe, calabroni e altri insetti.
Il giallo della costolina giuncolina la fa da padrone in questo periodo,
ma anche la bellissima cicerchia selvatica
Cominciano a vedersi i garofanini selvatici ,
mentre il dorato iperico, il cui infuso mi concilia il sonno che è un piacere, ha superato il suo momento.
Ma perché snobbare quelli più bruttini e meno appariscenti:
i bianchi ombrelli della Daucus Carota, i minuti fiorellini della nepitella, l'ecodesign della piantaggine, la delicata linaria, il fucsia dell'acetosella?
Ogni creatura, anche la più umile, ha il suo posto e la sua utilità. Eppure qui in campagna si continua a considerare come "pulito" un terreno rasato e povero. Ma perché l'essere umano deve intervenire sulla natura prepotentemente invece di lasciarla stare?
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