lunedì 10 luglio 2023

Crepuscolo sul passo del Bernina



Passo del Bernina. 

Da un lato ho la Valposchiavo, che è Svizzera ma anche già un po' Italia, e sullo sfondo le Alpi Orobie bergamasche. Dall'altra l'Alta Engadina verso Saint Moritz, che è proprio Svizzera Svizzera, con il sole che cala dietro una cresta rocciosa. 

Davanti il massiccio del Piz Cambrena con il suo ghiacciaio, un po' grigio in questa stagione, ma sempre suggestivo, che muore nel fragore dei suoi numerosi rivoli. 

In basso a destra il lago nero e a sinistra il lago bianco separati da una diga: il primo diventerà Danubio e morirà nel Mar Nero, il secondo diventerà Po e morirà nell'Adriatico.

Poi il passo, con l'albergo giallo dove dormirò stanotte, col parcheggio ormai vuoto. Non ci sono più turisti a giro, né i ciclisti, né il trenino rosso. Rimangono solo le mucche che pascolano con la loro sinfonia di campanacci. 

Mi godo questo crepuscolo in cima alle Alpi. Aspiro il profumo dei fiorellini bianchi di achillea moschata che per me sono sinonimo di pascolo di alta montagna. Mi immergo in questo silenzio, respiro forte questa aria fina pensando alla città rovente che mi aspetta a valle, alla routine, alla vita di corsa. Fare tesoro di questo momento magico e portarselo nel cuore come un amuleto per tutto l'anno.







(Promemoria diaristico: quattro giorni di vacanza con la mamma per coronare il suo sogno di prendere il trenino rosso del Bernina. Primo giorno: viaggio per Milano e poi Sondrio ed infine Tirano dove abbiamo pernottato. Secondo giorno: trenino prima fino a Bernina Hospitz, il punto più alto, poi a Saint Moritz e poi di nuovo al passo del Bernina per dormire in quota. Terzo giorno: escursione al giacciaio di Morterasch, poi recupero bagagli al passo e poi di nuovo a Tirano. Quarto giorno: viaggio di ritorno con sosta a Sondrio e rischio di perdere il treno a Milano. Tempo splendido e bellissimi posti.)


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