Sarà nota anche agli amici non fiorentini la notizia della pedonalizzazione di Piazza del Duomo a Firenze, decisa con grandi strombazzamenti dalla giunta del neosindaco Matteo Renzi. La chiusura a tutti i tipi di veicoli a motore dello spazio che vedete in questa foto comporta sostanziali cambiamenti soprattutto nelle linee di bus che attraversano la città da una parte all'altra e che passavano da questa piazza accanto al Battistero. Stiamo parlando di più di 2000 autobus al giorno che saranno fatti transitare nei viali di Circonvallazione impattando con il resto del traffico cittadino.
La pedonalizzazione è soprattutto l'audace risposta renziana al dibattito cittadino se far passare o no il tram accanto al Battistero e alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, due gioielli architettonici e simboli della città. Vi ricorderete quanto la destra cittadina avesse calvalcato lo spauracchio del tram accanto al Duomo fino a farne un referendum consultivo (lo raccontai in questo vecchio post).
Forse non a tutti è noto, ma il sindaco non ne fa mistero, che il provvedimento in questione è la contropartita promessa al governo nazionale (non ho capito cosa ci guadagnerebbe) in cambio di una "legge speciale per Firenze" cioè, in particolare, dell'uso di alcuni spazi appartenenti al demanio (pare che alcuni già passino nel giro di un mese agli enti locali).
Alcune mie considerazioni personali:
La pedonalizzazione è soprattutto l'audace risposta renziana al dibattito cittadino se far passare o no il tram accanto al Battistero e alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, due gioielli architettonici e simboli della città. Vi ricorderete quanto la destra cittadina avesse calvalcato lo spauracchio del tram accanto al Duomo fino a farne un referendum consultivo (lo raccontai in questo vecchio post).
Forse non a tutti è noto, ma il sindaco non ne fa mistero, che il provvedimento in questione è la contropartita promessa al governo nazionale (non ho capito cosa ci guadagnerebbe) in cambio di una "legge speciale per Firenze" cioè, in particolare, dell'uso di alcuni spazi appartenenti al demanio (pare che alcuni già passino nel giro di un mese agli enti locali).
Alcune mie considerazioni personali:
- I Fiorentini credono di essere ancora al tempo di Dante e amano dividersi sempre tra Guelfi e Ghibellini, cioè tra entusiasti a prescindere e decisamente contrari.
- I Fiorentini (ma forse un po' tutti) sono tendenzialmente conservatori, resistenti al cambiamento, "si stava meglio prima", "si è sempre fatto così", ecc. Secondo me invece va dato atto alla giunta Renzi di aver avuto il coraggio del cambiamento e non è poco.
- Non ho capito perché, per esempio, anche nel forum di FirenzeInBici sono contrari alla pedonalizzazione di una piazza (dove è consentito l'accesso ai ciclisti) mentre dovrebbero essere i primi ad esser contenti.
- Posso testimoniare che la situazione precedente (con il passaggio di oltre 2000 bus al giorno più furgoni, taxi e motorini) accanto al Battistero era indecente (altro che tranvia). Qualche mese fa stavo cercando di seguire una lezione degli Amici dei Musei sulle porte del Battistero e vi assicuro che non riuscivo a sentire nulla della spiegazione tale era il rumore.
- Nutro però qualche timore riguardo alle ripercussioni sul traffico perché si è constatato più volte come esso si regga su un fragile equilibrio, tanto che basta un allagamento, una manifestazione alla Fortezza da Basso o un qualsiasi problema in un punto della città che essa si blocchi e le strade si intasino. Speriamo che l'abbiano studiata bene.
- Il percorso dei bus si allunga e non di poco e ciò non solo non incoraggia l'uso del mezzo pubblico, del quale io sono una fervida sostenitrice, ma temo che scoraggi anche chi attualmente lo usa. Per questo io sarei stata più favorevole alla pedonalizzazione della piazza contemporaneamente all'entrata in funzione del tram.
Sull'argomento consiglio di vedere l'ultima puntata di Ambiente Italia.
Mi chiedo se il passaggio del tram non sia altrettanto rumoroso e fastidioso per la piazza quanto quello degli autobus.
RispondiEliminaConosco quella piazza e condivido che il traffico dei mezzi pubblici la rovini un po', ma, come te, temo che questo provvedimento scoraggi l'uso dei mezzi pubblici.
In Italia va di moda il "contrario di tutto", fa tendenza "l'urlo e l'ineducazione", in Italia ci si accascia in un "dolce far niente", in una incultura oramai popolare...
RispondiEliminaConfesso che non mi ci trovo tanto bene!
Buona settimana.
Rino.
Sono sempre felice dei cambiamenti che avvengono nella ns città anche a costo di sacrifici.
RispondiEliminaRenzi ha il coraggio di metterci la facci sempre e ovunque.
Quante volte in 10 anni abbiamo visto Domenici a giro?
A quanto mi risulta invece il tram invece e' molto silenzioso e non emette gas inquinanti. Qualche dubbio potrei averlo sui lavori, memore degli scavi in piazza Signoria degli anni Ottanta. Comunque credo che il discorso sia chiuso a questo punto.
RispondiEliminaRino: nemmeno io mi ci trovo bene. Non siamo piu' di moda, caro Rino. Probabilmente non lo siamo mai stati.
Zek: benvenuto. Tutto si puo' dire di Matteo Renzi meno che non si dia da fare. E' un vulcano!
a me sembra una bella cosa. l'idea di quei gas di scarico sul duomo mi ha sempre creato un certo che allo stomaco. L'equilibrio al traffico poi magari si troverà.
RispondiEliminaMa Artemisia quella piazza... ci sono stata tante volte e ogni volta rimango stupita... credo che qualsiasi cosa valga la sua difesa.
intanto però vederla senza veicoli a motore dev'essere bellissimo!
RispondiEliminamarina
Credo che sia impossibile fare scelte, soprattutto di questo genere, che "mettano d'accordo tutti". E' probabile che il traffico, confinato ai bordi della zona protetta, diventi un maggior problema per chi vive appena all'esterno, che vivrà la scelta con un senso di frustrazione. Ogni intervento "urbanistico" altera l'equilibrio preesistente, e inevitabilmente i cambiamenti generano resistenze.
RispondiEliminaMa poichè gli interventi sono necessari perchè comunque la realtà cambia intorno a noi che lo si voglia o no, io credo che forse la cosa migliore sia vedere sul campo quali sono gli effetti della scelta dopo qualche tempo, rispetto alle aspettative.
Ricordo, a Torino ma non solo, battaglie memorabili contro le pedonalizzazioni delle aree centrali delle città, ma anche un generale apprezzamento - dieci anni dopo - e la consapevolezza che la scelta era giusta: doveva maturare nella percezione collettiva.
Allo stesso modo capita di dover tagliare gli alberi di un viale, per vetustà, per ripiantarne di nuovi: anche in questo caso l'opposizione è ferocissima, emotiva, ma tre anni dopo - a nuovo impianto "armonizzato" nessuno si ricorda nemmeno più dell'evento...
Ecco, questa è diventata anche una società - oltre che maleducato ed urlante - che ritiene di "non avere tempo". Anche su argomenti in cui esistono ampi margini di reversibilità, come in questo caso, si giudica senza attendere, senza dar tempo alle cose di assumere consistenza.
Io dunque sospenderei il giudizio, anche se sono abbastanza d'accordo con il tentativo: vediamo come cambia il centro città in un anno o due, e poi tiriamo le somme (per capire se l'intervento è stato assimilato dal tessuto urbano o se invece ha senso "tornare indietro").
Mi sembra perfetto, Lupo. Anch'io infatti non mi sento ne' tra i sostenitori a prescindere ne' tra gli infuocati critici dell'operazione.
RispondiEliminaQuello che posso dire sui primi giorni dell'esperimento e' che il traffico privato non sembra averne risentito mentre le linee di bus che attraversavano il centro si' (lo so per esperienza diretta). Ovviamente la cosa si assestera' pero' fa specie che l'attenzione maggiore al solito sia verso gli automobilisti (tanto in autobus ci vanno solo gli studenti, gli stranieri e gli anziani).
Ma i tram non dovrebbero essere il futuro dei mezzi pubblici? silenziosi, non invasivi, non inquinanti.
RispondiEliminaCerto, ci sono il Duomo e il Battistero... ma non mi sembrava (così, da lontano) così impattante il passaggio dei tram nella piazza. Anche in altre città europee si è scelto il tram, anche e soprattutto in centro storico, per esempio, Strasburgo. Ah, già... ma Strasburgo non è in Italia, e soprattutto non è Firenze.
Ma mi sembra come al solito una questione tutta italiana, un po' come quando i bottegai (e Firenze, per esempio, ne è piena...) sono contrari alle isole pedonali, salvo poi ricredersi quando i loro affari si moltiplicano.