
Nel suo intervento, Saverio Ferrari, accenna all'ascesa del movimento greco Alba Dorata sul quale ho sentito un'intervista a Fahrenheit Radio3 a Dimitri Deliolanes, giornalista professionista corrispondente della ERT (l'ex Radiotelevisione Pubblica Greca), autore di un saggio su tale fenomeno.
Ma cos'è davvero Alba Dorata? Cosa vogliono i suoi leader? Quali sono i loro rapporti con il regime dei colonnelli e quali
le loro complicità con il centrodestra? Perché praticano riti segreti nel nome di
divinità pagane e di Satana? E perché a noi Italiani dovrebbe interessare l'avanzata di questo partito greco nazionalista,
xenofobo, antisemita e omofobo che è diventato in pochissimo tempo
protagonista della vita politica greca e che si è attestato stabilmente
come terza forza nazionale? Può rappresentare una minaccia per i valori fondanti
dell'Europa?
Interrogativi inquietanti ai quali l'intervista risponde, compatibilmente con il poco tempo a disposizione. Merita ascoltarla perché si capisce come certi meccanismi siano universali: quando il popolo è in sofferenza è facile far leva sui bisogni (vedi distribuzione generi alimentari più ostentata che efficace), addossare tutte le colpe a nemici facili e a portata di mano (gli immigrati) e solleticare l'orgoglio nazionalista. Un copione facile che si può contrastare solo con l'attenta vigilanza sulle conquiste democratiche e con la cultura.
A differenza di altri partiti di estrema destra europei, Alba Dorata si rifa espressamente al partito nazista, traducendo pari pari dal tedesco al greco la teoria della razza ed anche gli scritti sul nazismo magico. Alba Dorata è un movimento mistico, iniziatico, satanista, esoterico (il nome si ispira alla società segreta occultistica inglese Golden Dawn), che coltiva il progetto segreto di "imporre il dominio degli Indoeuropei su tutte le altre razze".
In Grecia, prima della crisi, il flusso di manodopera a buon mercato
costituito dai migranti (che facevano i lavori in nero che i Greci non volevano fare, vedi olimpiadi) conveniva a molti. Con la crisi e con la fallimentare gestione del processo migratorio, la convivenza si è esasperata.
La retorica primitiva di Alba Dorata ha fatto presa negli strati popolari più poveri, più a contatto con gli immigrati ("non possiamo dividere con gli stranieri i pochi posti che abbiamo negli ospedali, nelle scuole, ecc." ). Il leader di AD, Nikolaos Michaloliakos, con altri suoi collaboratori, sono accusati della sparizione di una settantina di immigrati. Queste persone costituiscono un vero e proprio gruppo di gangster, un'associazione criminale di tipo mafioso (impongono il pizzo, hanno una struttura molto gerarchica, hanno rapporti con la criminalità organizzata per contrabbando di armi, tratta di donne, ecc.) ma che ora si vuole imporre anche il suo punto di vista politico.
La loro distribuzione di viveri e medicinali davanti alla stampa internazionale è un'astuta operazione propagandistica. In realtà si tratta di poche distribuzioni sbandierate contro un numero assai maggiore operato ogni giorno dagli enti ecclesiastici o dallo stato. Non è chiaro chi li finanzi. Ci sono forti sospetti che essi siano finanziati da armatori.
Non è meno inquietante cosa è stato fatto in parlamento, come, per esempio, la modifica dei libri di testo scolastici riguardo alla storia. In realtà per AD la gloriosa storia greca si riduce solo a Sparta!
AD ha capitalizzato una parte dello scontento contando sulla crisi totale di consenso dei partiti tradizionali, soprattutto dopo la speculazione in occasione delle Olimpiadi e la spartizione delle risorse pubbliche.
Il messaggio di AD ai Greci è chiaro: noi vi garantiamo che andremo verso una nuova guerra civile come nel 1946-49, che vinceremo i comunisti e che avremo un nuovo monopolio del potere politico per altri quarant'anni come avvenuto con il regime dei colonnelli.
In questo quadro non tranquillizza affatto che, dopo la chiusura della televisione pubblica, la ERT, ai Greci sia rimasta solo la televisione privata, sempre più populista, superficiale e gridata.
Dimitri Deliolanes spera nella "mobilitazione delle coscienze popolari: svegliarci, capire, vedere come stanno effettivamente le cose, vedere i pericoli, la violenza e non solo quella dei bastoni."
Svegliamoci per tempo anche noi.
Grazie
RispondiEliminas.