lunedì 13 gennaio 2014

Nel tiepido gennaio tra cormorani e talee

Nuova tappa del corso all'oasi WWF. Abbiamo imparato le tradizionali legature con rami di salice ottenuti dai lunghi ributti che l'albero fa quando viene appositamente scapitozzato. Abbiamo riprodotto alcune piante per talea (rosa canina, salice, pioppo bianco, ligustro e alaterno). Si tratta di individuare i rami dell’anno prima, cioè non troppo vecchi e ormai legnosi, né troppo giovani e non abbastanza forti. Sono i rami che hanno la massima energia riproduttiva (basta vedere la quantità di gemme) e che in genere si sviluppano verso l’alto. Si tagliano a circa 30 cm dal tronco principale per lasciare alla pianta la possibilità comunque di sfruttare la forza che hanno. Poi si tagliano tronchetti di circa 30 cm con tagli appena sopra la gemma e si piantano in vasi con terra mista a sabbia facendoli affondare una decina di centimetri. Si innaffiano bene e si tengono ben umidi finché germogliano. 
Mentre lavoriamo con i vasi capita che spunti dalla terra un graziosissimo geco (dalla foto sembra un enorme mostruoso rettile ma era lungo sì e no 5-6 cm!).



Abbiamo seminato lungo il sentiero piccoli semi di Tamaro e Smilax (piante rampicanti) seppellendoli a poca profondità dopo aver loro tolto la buccia della bacca perché è ritardante.
Insomma anche in questo fine settimana abbiamo imparato delle belle cose ma soprattutto ci siamo goduti il tiepido clima del tutto fuori stagione, esattamente come questi cormorani e questo germano.


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