13 - 15 luglio 2018
Arriviamo a tarda sera del venerdì e perciò non possiamo fare il
consueto sopralluogo. Ma R non resiste e va a sbirciare le bignonie
con la torcia: i bei fiori vermigli a forma di tromboncino sono
sbocciati. E dire che abbiamo temuto a lungo che queste due piante
sarebbero rimaste due esili steli!
Sabato mattina, appena spuntato il sole, non riesco a riaddormentarmi
e così ne approfitto per innaffiare un po' tutto il podere, cosa che
non mi sarebbe stato possibile svegliandomi tardi. Mi sento un po'
crocerossina. Scopro infatti che i segni di sofferenza da mancanza di
acqua si sono attenuati grazie alle nostre settimanali innaffiature.
Ma soprattutto i due hibiscus, grazie anche alla bottiglia di
plastica rovesciata e piantata nel terreno, mostrano di essersi
ripresi e, per ringraziarci del soccorso, ci regalano degli splendidi
fiori: rosa il syriacus woodbridge e bianco il syriacus redheart. Che
soddisfazione!
Seccata repentinamente invece la seconda piantina di timo che abbiamo
acquistato, mentre la menta sta bene.
Nel pomeriggio ci procuriamo qualche canna di bambù dalla vicina e
costruiamo una staccionata per le rampicanti. Quella preesistente di
plastica infatti non ci soddisfaceva. Il risultato è discreto.
Speriamo che piaccia anche ai due gelsomini e alle due bignonie.
Raccolgo le poche susine gialle prodotte quest'anno (non si arriva ad
un chilo) e, mescolandole con le prime prugne che stanno cadendo dal
vecchio amatissimo prugno, ne faccio una composta in forno. Molto
buona abbinata ad uno strato di ricotta fresca della nostra
fornitrice di formaggi.
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