Iperico seccato |
6 luglio
Venerdì nel primo pomeriggio scappiamo dalla città infuocata. Il meteo promette allerta gialla temporali ma non si vede una goccia neppure lungo la strada. Arrivati, il sopralluogo ci procura delle stilettate al cuore: quasi tutte le piante sono già in sofferenza per la mancanza di acqua ed alcune sono già seccate. I due iperici sul "giardino verticale" sono completamente secchi e gli altri non stanno bene. Stentano anche i due giovani ibiscus nonostante abbiano diversi bocci e qualche fiore. La catalpa ha le foglie verde pallido, pallidissimo, ed anche l'albizia, nonostante abbia fatto qualche fiore rosa piumoso, ha una parvenza non sana. Reggono bene gli alberi vecchi e quelli nel bosco (tranne il povero emaciato castagno che mostra diverse foglie marroni). Ma la pianta che ci desta più preoccupazione è l'albero di Giuda, che era così bello quando l'abbiamo comprato!
Provvediamo subito ad una innaffiatura generale perché i promessi temporali non si vedono.
7 luglio 2018
Andiamo a prendere alla stazione nostro figlio maggiore che ci onora della sua compagnia in questo finesettimana. Nel pomeriggio si sente tuonare ma le nubi scaricano più che altro sull'Appennino mentre da noi arriva solo una spruzzatina che di certo non risolve.
Sera al ristorante Emili con ottimi testaroli e sgabei (piatti tipici lunigianesi) per festeggiare il compleanno della mia dolce metà.
8 luglio
Per lo meno il tempo secco ha dato un bello stop al proliferare della ruggine. Infatti anche l'albicocco di Thyrinthos sembra essersi ripreso. E' sua l'unica albicocca che riusciamo a raccogliere quest'anno. Povero giovane virgulto! Ce l'ha messa tutta!
Pochissime susine gialle selvatiche (un po' più grandi degli altri anni, segno che comunque la potatura ha giovato), mentre stanno maturando le prugne, i fichi e tante mele. Incrociamo le ditta e mettiamo mano all'innaffiatoio.
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