E così le vacanze volgono al termine. Siamo qui (tranne brevi intervalli) da metà luglio e, come tutti gli anni, abbiamo impiegato questo nostro tempo nella manutenzione della nostra casa e del nostro podere in campagna.
- Tagliata l'erba sui pianelli del podere
- Ripulite le piccole piante dalle erbe infestanti
- Svuotata più volte la grondaia dalle foglie secche che la ostruiscono
- Contenuta la pergola del glicine tagliando i rami che si espandono continuamente sia verso l'alto che sul terreno
- Tagliate acacie e rovi che spuntano continuamente da tutte le parti
- Riverniciata la balaustra di cemento che le intemperie dei mesi invernali e i muschi cercano di sbriciolare
- Restaurati e riverniciati i due portoni delle cantine
- Puliti i marmi dei muretti e del tavolo sui quali si formano d'inverno i licheni che li corrodono
- Ritoccate le ringhiere delle finestre nei punti dove si affacciava la ruggine
- Scartato, imbiancato e ritoccato il grande murales della terrazza
- Pulita la terrazza da licheni e muschi
- Riverniciate le due sedie di cucina
- Potate le siepi grande e piccola di lauro ceraso
- Potati e ripuliti i cespugli di salvia e rosmarino
- Puliti vetri e persiane delle tredici finestre
- Lavati teli parapolvere, cuscini e copripoltrone
- Areati e soleggiati tutti i materassi
La casa, ma soprattutto, il podere sono come un universo regolato da una vita propria. Noi ce le mettiamo tutta per mantenerli come piacciono a noi, per tenere a bada l'entropia, consapevoli che, col tempo, essa si riprenderà il suo spazio.
E noi ricominceremo daccapo perché il gioco è questo. Ci sarà di nuovo da svuotare la grondaia, tagliare l'erba, ridurre la pergola, riverniciare, potare, pulire, ecc.
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