Questo post nasce dal profondo del mio cuore. E' un appello a tutti i giovani blogger, a quelli che conosco e che stimo (Me, Accakappa, Davide, Alessio, Verrocchio, Fabio, Stefano) e a quelli che non conosco e capiteranno qui per caso.
Sempre più persone e, purtroppo, sempre più giovani hanno perso la fiducia nella politica e pensano che l'unica cosa da fare sia non andare a votare perchè "tanto sono tutti uguali".
Lo so, i politici ormai sembrano sempre di più una casta intoccabile. Sembrano interessati solo a mantenere la propria poltrona e non al bene del paese. Parlano un linguaggio incomprensibile e sembrano non capire quali sono i problemi del cittadino comune, quello che lavora, quello che ha sempre fatto il suo dovere.
Ciò nonostante, secondo me, non bisogna mai mollare!
Nessuno mi toglierà dalla testa che tra i nostri rappresentanti in parlamento ci siano persone oneste, pulite e in gamba (ho in mente qualche nome ma non lo scriverò). Non è una questione di partito (purtroppo, altrimenti sarebbe facile) ma di persone. Perchè non fanno abbastanza? Forse sono pochi o forse il sistema intricato di norme ostacola anche chi cerca di fare qualcosa di buono.
In ogni caso, votare non è solo un diritto ma anche un dovere. Lo dobbiamo alle nuove generazioni ma lo dobbiamo anche a chi ha combattuto, è stato in carcere, ha subito torture ed è morto affinchè noi oggi potessimo votare. Non dimentichiamocelo mai!
Se quello che vediamo non ci piace, diciamolo in tutti i modi. Scendiamo in piazza col megafono come fa Piero Ricca, partecipiamo ai dibattiti facendo domande scomode, firmiamo petizioni, mandiamo mail di protesta. Se la politica fa schifo, sporchiamoci le mani e cerchiamo di cambiarla dal di dentro. Non chiudiamoci nella nostra vita privata perchè quello che decideranno avrà influenza anche sulla nostra vita ed allora potremmo rimproverarci di non aver fatto tutto il possibile per cambiare le cose. Ci sono tanti movimenti che avanzano proposte per una "nuova politica". Non ve li cito perchè non voglio influenzarvi ma vale la pena analizzare queste proposte impegnarsi per quella che ci convince di più. "Libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione" come diceva Giorgio Gaber.
Io ho quarantaquattro anni, un lavoro fisso e stabile, una famiglia, una casa di proprietà, non ho niente da perdere e potrei anche tirare i remi in barca e fregarmene delle leggi che vengono fatte in questo paese. Ma voi giovani non potete permettervelo purtroppo. Non firmate un assegno in bianco! Ragazzi, non mollate!
Sempre più persone e, purtroppo, sempre più giovani hanno perso la fiducia nella politica e pensano che l'unica cosa da fare sia non andare a votare perchè "tanto sono tutti uguali".
Lo so, i politici ormai sembrano sempre di più una casta intoccabile. Sembrano interessati solo a mantenere la propria poltrona e non al bene del paese. Parlano un linguaggio incomprensibile e sembrano non capire quali sono i problemi del cittadino comune, quello che lavora, quello che ha sempre fatto il suo dovere.
Ciò nonostante, secondo me, non bisogna mai mollare!
Nessuno mi toglierà dalla testa che tra i nostri rappresentanti in parlamento ci siano persone oneste, pulite e in gamba (ho in mente qualche nome ma non lo scriverò). Non è una questione di partito (purtroppo, altrimenti sarebbe facile) ma di persone. Perchè non fanno abbastanza? Forse sono pochi o forse il sistema intricato di norme ostacola anche chi cerca di fare qualcosa di buono.
In ogni caso, votare non è solo un diritto ma anche un dovere. Lo dobbiamo alle nuove generazioni ma lo dobbiamo anche a chi ha combattuto, è stato in carcere, ha subito torture ed è morto affinchè noi oggi potessimo votare. Non dimentichiamocelo mai!
Se quello che vediamo non ci piace, diciamolo in tutti i modi. Scendiamo in piazza col megafono come fa Piero Ricca, partecipiamo ai dibattiti facendo domande scomode, firmiamo petizioni, mandiamo mail di protesta. Se la politica fa schifo, sporchiamoci le mani e cerchiamo di cambiarla dal di dentro. Non chiudiamoci nella nostra vita privata perchè quello che decideranno avrà influenza anche sulla nostra vita ed allora potremmo rimproverarci di non aver fatto tutto il possibile per cambiare le cose. Ci sono tanti movimenti che avanzano proposte per una "nuova politica". Non ve li cito perchè non voglio influenzarvi ma vale la pena analizzare queste proposte impegnarsi per quella che ci convince di più. "Libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione" come diceva Giorgio Gaber.
Io ho quarantaquattro anni, un lavoro fisso e stabile, una famiglia, una casa di proprietà, non ho niente da perdere e potrei anche tirare i remi in barca e fregarmene delle leggi che vengono fatte in questo paese. Ma voi giovani non potete permettervelo purtroppo. Non firmate un assegno in bianco! Ragazzi, non mollate!