La legalità è la base della convivenza civile. Senza rispetto delle regole c'è solo ingiustizia, prepotenza, sopraffazione. Per questo mi sta tanto a cuore. Allora la mia ricerca delle buone notizie si è concentrata recentemente sui segnali di speranza per affermare la legalità dove ce n'è più bisogno, e cioè dove regnano mafia, camorra e altre organizzazioni criminali.
Vorrei cominciare con il citare il programma di RAI3 "W l'Italia diretta" di Riccardo Iacona che martedì sera ha mostrato i coraggiosi commercianti di un quartiere di Napoli (Pianura) che si sono ribellati al pizzo denunciando gli estorsori. Dapprima ci è stato fatto vedere il contesto di illegalità in cui si vive a Napoli dove colpisce come sia diventata routine l'attività degli spacciatori, sempre gli stessi che entrano ed escono dalla prigione, e dei poliziotti che li arrestano e li riarrestano demoralizzati. Poi hanno dato la parola ai commercianti prima fra tutti una signora proprietaria di tre negozi ad Ercolano che ha raccontato come si sia rifiutata di pagare il pizzo e come sia stata aiutata e sostenuta sia dai carabinieri che dall'Associazione Italiana Antiracket. Bella anche la frase di un produttore di materassi che ha detto che non è questione di quanto ammonti l'importo richiesto per il pizzo: "pagare poco o tanto non cambia nulla perchè perdi comunque la libertà".
Il presidente dell'Associazione Italiana Antiracket, Tano Grasso, ha spiegato quanto sia importante per un commerciante che denuncia sentirsi spalleggiato dall'associazione durante il processo, perchè deve puntare il dito e confermare le accuse in un contesto dove il pubblico è formato da parenti e amici degli accusati. Tano Grasso ha detto chiaramente che questi esempi sono una piccola minoranza ma, per usare le parole di Riccardo Iacona, sono importanti gocce di legalità.
Sempre sull'argomento, sul L'Unità del 7 luglio 2007 ho letto in un trafiletto che la Regione Toscana investirà 50.000 Euro in 2 anni in lezioni di "educazione alla legalità" da fare nelle scuole di ogni ordine e grado.
Infine dal blog di Nando Dalla Chiesa ho appreso che il magistrato Antonio Maruccia, un grande esperto di antimafia, è stato nominato commissario per la gestione dei beni confiscati alla mafia che per anni sono stati gestiti in modo burocratico ed inefficiente.
Dedico questo post alla mia amica Giulia che legge sempre volentieri le mie buone notizie.
Vorrei cominciare con il citare il programma di RAI3 "W l'Italia diretta" di Riccardo Iacona che martedì sera ha mostrato i coraggiosi commercianti di un quartiere di Napoli (Pianura) che si sono ribellati al pizzo denunciando gli estorsori. Dapprima ci è stato fatto vedere il contesto di illegalità in cui si vive a Napoli dove colpisce come sia diventata routine l'attività degli spacciatori, sempre gli stessi che entrano ed escono dalla prigione, e dei poliziotti che li arrestano e li riarrestano demoralizzati. Poi hanno dato la parola ai commercianti prima fra tutti una signora proprietaria di tre negozi ad Ercolano che ha raccontato come si sia rifiutata di pagare il pizzo e come sia stata aiutata e sostenuta sia dai carabinieri che dall'Associazione Italiana Antiracket. Bella anche la frase di un produttore di materassi che ha detto che non è questione di quanto ammonti l'importo richiesto per il pizzo: "pagare poco o tanto non cambia nulla perchè perdi comunque la libertà".
Il presidente dell'Associazione Italiana Antiracket, Tano Grasso, ha spiegato quanto sia importante per un commerciante che denuncia sentirsi spalleggiato dall'associazione durante il processo, perchè deve puntare il dito e confermare le accuse in un contesto dove il pubblico è formato da parenti e amici degli accusati. Tano Grasso ha detto chiaramente che questi esempi sono una piccola minoranza ma, per usare le parole di Riccardo Iacona, sono importanti gocce di legalità.
Sempre sull'argomento, sul L'Unità del 7 luglio 2007 ho letto in un trafiletto che la Regione Toscana investirà 50.000 Euro in 2 anni in lezioni di "educazione alla legalità" da fare nelle scuole di ogni ordine e grado.
Infine dal blog di Nando Dalla Chiesa ho appreso che il magistrato Antonio Maruccia, un grande esperto di antimafia, è stato nominato commissario per la gestione dei beni confiscati alla mafia che per anni sono stati gestiti in modo burocratico ed inefficiente.
Dedico questo post alla mia amica Giulia che legge sempre volentieri le mie buone notizie.
Sono davvero commossa, grazie, sono cose queste che fanno sentire l'amicizia che ci lega anche se virtualmente. Se potrò verrò a trovarti, Un grande abbraccio Giulia
RispondiEliminaNella commozione mi ero dimenticata di dirti che anche questa volta ho molto apprezzato le tue buone notizie. Un bacione
RispondiEliminaperche non organizziamo una giornata (o mezza giornata) di trekking in lunigiana con le persone dei vari blog, giulia, anna, etc? ho detto una cavolata?
RispondiEliminacomunque la cosa migliore che si puo fare per ripristinare la legalità è iniziare a farlo noi, poi le cose si propagano.
ciao
se ci fossero tanti Tano Grasso ed i commercianti che denunciano e i magistrati che aiutano e la nostra solidarietaà di blogger che parliamo tutti quanti di legalità, forse molti di più avrebbero il coraggio di far cessare questo orrido abomio che è il pizzo !!!!!
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