domenica 8 giugno 2008

Fahrenheit

Uno dei miei primissimi post (quelli che nessuno legge tranne l'ottimo Rino), si intitolava Cosa salverei della TV? Probabilmente la radio. La radio è un grande mezzo che sembrava dovesse essere messo in soffitta ma che invece ancora resiste con la sua dignitosa nicchia di pubblico.
Premetto che non mi piacciono assolutamente le radio commerciali, quelle che hanno tutte il solito palinsesto e mandano una pubblicità ogni trenta secondi; quelle in cui i conduttori ridono di battute che scambiano tra loro e che io non capisco mai. Sarò vecchia, ragazzi. Che ci volete fare?
Una trasmissione che invece adoro è Fahrenheit di Radio3 del grande Marino Sinibaldi (anche se sono bravissimi anche gli altri conduttori). Fahrenheit va in onda su Radio Rai 3 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18. Ovviamente non ho mai occasione di sentirla in diretta e quindi anche questa volta (obviously) scarico le puntate dal loro sito.
Ogni giorno a Fahrenheit presentano libri e intervistano persone su temi di attualità. Quello che mi piace è anche qui il tono pacato, la ragionevolezza con cui si affrontano le questioni anche spinose con l'intento di capire e di farsene un'idea, non certo quello di polemizzare, condannare, trinciare giudizi, sparare a zero, ecc. che va tanto di moda nelle trasmissioni televisive. L'esatto contrario della rissa dei talk show, praticamente. In questo è molto bravo Marino Sinibaldi che, oltre ad avere una cultura ammirevole, sa rendere interessante e talvolta anche divertente ogni tema.
Un'altra cosa straordinaria per una trasmissione di questo genere è il feedback con gli ascoltatori che intervengono tramite SMS o mail. Francamente mi stupisco che ci sia tanta gente che ascolta Fahrenheit piuttosto che una di quelle radio infarcite di gossip, oroscopi e pubblicità.
Vi segnalo anche stavolta alcune delle puntate che mi sono piaciute, tanto per dare un'idea di questa trasmissione, anche se sono certa che molti di voi già la conoscono:

- Storia della lettera: come gli email e gli SMS stanno segnando il tramonto della lettera scritta a mano e stanno modificando il linguaggio della comunicazione scritta. Fantastica la sfida lanciata agli ascoltatori di riassumere la propria vita in un SMS, sfida perfettamente vinta da alcuni di loro. Ascoltare per credere!

- Viaggi ecocompatibili: intervista a Leo Hickman sull'impatto ambientale e sociale dei viaggi (con intervento anche dell'ottimo Luca Mercalli). Grande meraviglia di Sinibaldi quando, chiedendo a Hickman se è venuto in aereo, scopre che invece è arrivato in treno dalla Cornovaglia con un viaggio di circa 24 ore!

- Incontro con Giancarlo Caselli in occasione di una commemorazione di Placido Rizzotto a Corleone. Mi è piaciuto per il messaggio di ottimismo e di speranza che lancia Caselli citando il fatto che negli anni novanta poteva arrivare a Corleone solo nascosto dentro l'auto per motivi di sicurezza mentre oggi per lo meno può arrivare alla luce del sole.

- Maestri e professori: Franco Fichera (professore di diritto tributario) racconta come ha insegnato ai ragazzi delle elementari cosa sono le tasse e a cosa servono attraverso una simulazione con monete di cioccolata autogestita dai bambini. L'esperimento aveva lo scopo di insegnare che la tassazione è un sacrificio di qualcosa che si ha finalizzato al raggiungimento di obiettivi collettivi.

- L'ergastolo dei diritti: intervista a Luigi Ferrarella, autore del libro "Fine pena mai", nel quale non si parla di pene da scontare, bensì del danno che subiscono i cittadini a causa di un sistema giudiziario vicino al collasso. Secondo me questo è uno dei mali principali dell'Italia ma non tutti ne hanno consapevolezza.

- Lotta di classe, lotta tra culture: una discussione che parte da un'affermazione che trovo profondamente vera "Le classi sociali descritte da Karl Marx e Max Weber non esistono più e non sono più i soldi a determinare la differenza. Per aggregare gli individui contano ora di più il gusto, le attitudini, l'educazione" come ha scritto Vittorio Sabadin su La stampa.

- Barbari e antibarbari: l'intervista all'italianista Franco Brevini, autore del saggio Un cerino nel buio, mi ha dato qualche barlume di ottimismo di fronte al declino culturale a cui assistiamo. Chissà se quello che noi giudichiamo come un imbarbarimento della società non sia semplicemente il segno che stiamo vivendo in un'epoca di passaggio. Forse stiamo provando la stessa sensazione che hanno provato tutti gli uomini che nella storia hanno assistito al cambiare dei tempi senza essere in grado di capirlo.

16 commenti:

  1. Grande trasmissione questa. La ascolto appena posso anch'io. C'è sempre qualcosa di nuovo e di interesante.

    Pace e benedizione

    Julo d.

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  2. Grazie. Mi piace leggere nel passato dei post e poi confrontare con il presente, vi noto evoluzione di idee, caratteristiche, particolari: dopotutto il presente è frutto del passato.
    Riguardo a questo articolo, articolo che trovo stimolante, non posso annotare nulla, giacché, a parte non avere televisione, non ho radio (forse si potrebbe tentare via internet, mah!). In ogni modo i programmi culturali, quelli ben fatti, quelli in cui il conduttore ha un linguaggio chiaro e scorrevole, quelli sono da seguire, anche per approfondire argomenti poco conosciuti o poco chiari.
    Felicità
    Rino, nel passato che ritorna.

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  3. Ripeto: Dovresti provare "Deejay Chiama Italia", e lo so che al mattino sei al lavoro, ma fanno una replica in televisione tutte le sere alle 22.30 su ALL MUSIC.

    Mio padre (alla veneranda eta' di 69 anni), l'ascolta regolarmente!

    Radio Deejay, a Firenze e` sui 99.700.

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  4. Marco, Radio Deejay e' proprio una di quelle radio che non riesco ad ascoltare! Ci ho gia' provato. Sorry!

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  5. ho letto il tuo articolo "Cosa salverei dell Tv? Probabilmente la radio" (titolo splendido) e devo dire che non sono d'accordo con te. io il canone non lo pagherei e i programmii della Rai in gran parte non mi piacciono. Ciao.

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  6. Mio Capitano, invece secondo me sulla Rai ci sono degli splendidi programmi che putroppo vanno in onda ad orari da amatori. Ne ho parlato piu' volte sul mio blog:
    W la TV di Iacona
    China Blue
    In fabbrica
    La TV di qualità va in onda a notte fonda
    La storia siamo noi
    Le Storie diario italiano
    Non pagare il canone significherebbe avere 6 reti totalmente in mano alla pubblicità e quindi con un livello culturale al ribasso.

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  7. to pochissimo la radio, come guardo poco la tv.
    ma fareh è una trasmissione che difficilmente in famiglia perdiamo.
    in una casa di lettori come noi un programma del genere non poteva non essere notato.

    grande trasmissione!
    un bacio!!!
    sara

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  8. Io l'ho scoperta per caso un paio di anni fà ,e propio bella anzi bellissima (i superlativi...),aimè riesco ad ascoltarla solo una mezz'ora mentre torno dal lavoro in macchina .è una delle cose che mi fà scorrere meglio la fila che a volte faccio con l'auto (buona questa per scusare la pigrizia ....).E veramente molto interessante e di facile ascolto per tutti anche per chi legge poco è un modo per sapere ,imparare un pò.
    ciao a tutti angela

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  9. Sequestro preventivo di un blog di un ragazzo calabrese. http://nonvedomasento.splinder.com/post/17410849/Sequestro+preventivo+o+censura

    Qualche volta anch'io ho ascoltato Fahrenheit e l'ho apprezzato molto anche se il programma radiofonico che preferisco è Caterpillar che coniuga molto bene a mio avviso una interessante informazione con un modo piacevolissimo di conduzione. Del resto con Massimo Cirri era inevitabile. Bel blog, ciao

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  10. Io la radio non la ascolto proprio. Vedo solo in tv qualche volta il live dallo studio di Radio Deejay, oppure sento Fiorello qualche volta se mio padre lascia accesa la radio.

    Pandors,

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  11. Te piaciuto l'appellativo di Pandors, eh? Bellino vero?

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  12. =) British =)

    Pandors,

    AH, dimenticavo. Conosci fisici (insomma chi se ne intende in scienze) per dirmi se il 'my project' (ultimo articolo che ho postato) è realizzabile?

    Chissà magari vinco il nobel! lol

    AriPandors,

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  13. Abbiamo in comune l'amore per la radio e per farhenheit!
    OT: sono tornata solo per leggere gli amici; sabato riprenderò a scrivere se non si ammala anche Francesca, mia figlia, che non ha avuto la varicella!
    marina

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  14. Anch'io quando posso l'ascolto... Giulia

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  15. viva la radio!
    ma il libro Fahrenheit l'hai letto?

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  16. No, non l'ho letto ma a questo punto sono curiosa e lo farò.

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