Qualche tempo fa ho promesso a
Cristiana di riassumere in un post quelli che secondo me sono i danni che l'attuale governo sta facendo al nostro paese.
Siccome ritengo ogni promessa un debito, mi sono messa a cercare dati in rete, per cercare di documentare puntualmente quello che avrei scritto e per evitare di scrivere inesattezze. Mi sono accorta però che prima di tutto ciò mi avrebbe portato via molto tempo e poi soprattutto mi sarebbe costato pezzi di cuore, fegato ed altro. Non riesco infatti ad affrontare questo tema in modo, non dico pacato, ma nemmeno "leggermente allarmato".
Fondamentalmente ritengo che stiano smantellando giorno dopo giorno i principi su cui si basa (o si dovrebbe basare) la nostra Repubblica e che sono sanciti dalla Costituzione: libertà, giustizia, uguaglianza e solidarietà.Spero mi perdonerete se quindi non vi snocciolerò i provvedimenti in modo asettico e documentato, ma in modo "emotivo":
Giustizia:Art.3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge" Che bisogno c'era di precipitarsi ad approvare il Lodo
Alfano se non per salvare il premier dai suoi processi? "Per lasciarlo lavorare meglio per il paese" dicono i suoi efficienti avvocati. Io vorrei che PRIMA rispondesse dei suoi reati e POI, semmai, lavorasse per il paese. Ma è il disegno complessivo ad essere ancor più preoccupante: quello di far sì che la giustizia non funzioni, o meglio, che sia veloce e implacabile per i poveracci ma che si guardi bene da indagare sui reati dei colletti bianchi. Inoltre si vuole che il cittadino non debba sapere (vedi "legge bavaglio" in arrivo). La separazione netta tra i tre poteri (legislativo, esecutivo e giuridico) è strumento di controllo sugli abusi e fondamento della democrazia.
Istruzione:Art. 34: "La scuola è aperta a tutti.L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi."
Dietro gli spot sul grembiule (di cui non ce ne importa nulla) o sul voto in condotta che dovrebbe scoraggiare i bulli (mi facciano sapere le amiche blogger insegnanti se ad un ragazzo che, per problemi familiari, sociali o psicologici, si comporta da cosiddetto
bullo possa spaventare un cinque in condotta), dietro questi proclami su aspetti marginali, la scuola pubblica continua a subire pesanti tagli (art.654 DL 112/08), la stabilizzazione dei precari iniziata dal governo Prodi è stata fermata, dietro il nostalgico ritorno al maestro unico ci sta in
realtà l'abolizione del tempo pieno che, oltre ad aiutare le famiglie, garantisce istruzione ai bambini che hanno minori
opportunità educative al di fuori della scuola. La scuola pubblica avrebbe bisogno anzi di più risorse, da spendere bene certamente, non di tagli. Senza soldi (che potrebbero servire anche per premiare gli insegnanti più volenterosi visto che il ministro dice di voler premiare il merito) la scuola pubblica sarà sempre più scadente e destinata solo a chi non si può permettere una scuola privata vanificando ogni speranza di mobilità sociale auspicata dall'art.34 della costituzione.
Per quanto riguarda l'Università e la ricerca pubblica, con il precedente governo era iniziato un processo di stabilizzazione dei precari che è stato subito fermato con la manovra del 25.6.08. Posso assicurarvi che tira una brutta aria in questo settore in cui lavoro.
Fisco:Art. 53: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività."Dopo il buon lavoro fatto dal precedente governo in tema di caccia agli evasori e di norme che favoriscono la
tracciabilità dei pagamenti, l'attuale governo per tutta risposta ha trasferito i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate che avevano lavorato con Visco e sospeso le norme sulla
tracciabilità dei pagamenti (art.32 DL 112/08). (
Torna il paradiso degli evasori)
Spesa pubblica:
E' giusto che venga controllata e che vengano combattuti gli sprechi, ma i pesanti tagli contenuti nella manovra del 25.6.2008 mette in crisi, oltre la scuola, il funzionamento di tanti servizi per la comunità, comprese
le forze dell'ordine alla faccia della tanto sbandierata sicurezza (art.65 DL 112/08).
Pubblica Amministrazione:Da un lato la scure di Tremonti che va a colpire i servizi per i cittadini, dall'altro gli spot anti-fannulloni di Brunetta dietro i quali non c'è nulla di concreto (la famosa diminuzione delle assenze per malattie è stata rilevata semplicemente tramite un questionario inviato ad alcuni enti pubblici). Tali spot inseguono un preciso scopo: affermare l'idea che il pubblico di per sé non possa funzionare, spianando così la strada per una maggiore privatizzazione di tutti i servizi, con grande gioia delle imprese, forse minore dei cittadini che pagheranno più care le prestazioni.
Precariato:Art. 1: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."Ma sì, facciamo qualcosa per questi giovani che non hanno speranze di trovare un posto fisso! Per esempio, ripristiniamo la vergognosa pratica della firma delle "dimissioni in bianco" al momento dell'assunzione. Per esempio, con la scusa di sistemare una vertenza delle Poste, introduciamo il principio che chi vince una causa
perché non ritiene giusto il mancato rinnovo del suo contratto sia al massimo risarcito ma non riassunto.
Immigrazione:Art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale .... senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."I nostri padri costituenti non avevano previsto una norma specifica sull'accoglienza dei migranti semplicemente
perché in
quegl'anni
i migranti eravamo noi (e troppi se lo dimenticano). Credo però che l'articolo 3 quando parla di "dignità sociale" non si riferisca solo a chi è formalmente "cittadino italiano" ma anche a quelli che vengono nel nostro paese per sfuggire alla miseria e sperando in una vita dignitosa.
I provvedimenti dell'attuale governo in questo campo sono solo finalizzati solamente alla repressione e non sulla prevenzione dei problemi. Di accoglienza non se parla proprio.
Vi sono poi altri segnali non facilmente classificabili ma ugualmente inquietanti:
- Nel taglio degli enti inutili (sempre DL 112/08) è compreso anche il
Museo storico della Liberazione di via Tasso in Roma, un importante luogo di memoria.
- Le norme previste dal precedente governo per quanto riguarda la
class action (una
class action, in realtà molto annacquata ma comunque definita
ostile e rozza dagli industriali) sono rinviate (art.36 DL 112/08).
- Si progetta di tornare a costruire centrali nucleari: cioè grandi investimenti su centrali di terza generazione, quelle che nessun altro paese costruisce più
perché non ne sono stati risolti i problemi di sicurezza, di reperibilità del combustibile e di smaltimento delle scorie (
Ritorno al passato).
- Sono state elevate le imposte sugli interessi sui prestiti sociali alle cooperative (tipo i
librettini COOP) dal 12,50% (che rimante però per BOT,
CCT e obbligazioni per imprese private) al 20% (art.82 c. 27 DL 112/08). Così imparano i piccoli risparmiatori che si rivolgono alle maledette cooperative rosse!
Mi sto dimenticando qualcosa? Ah, sì. Cari Italiani, preparatevi a mettere da parte i soldi per pagare la multa che ci farà l'Europa
perché Rete4 non è ancora su satellite e i debiti dell'
Alitalia.