mercoledì 2 giugno 2010

Che lagna 'sta Artemisia

Provvidenziale questa giornata di festa per rimettermi in pari sui post da leggere arretrati. C'è stato chi mi ha suggerito di lasciar perdere e di far finta che il mondo si sia fermato in queste settimane. Una sorta di moratoria. Certo che il tastino di Google Reader "contrassegna tutto come già letto" è una bella tentazione. Clicchi e magicamente tutti i post in neretto diventano grigio chiaro come fossero stati davvero letti e quindi via, archiviati, avanti un altro. Sarebbe facile eppure non me la sento. Come quando da piccola, tornando a scuola dopo un'assenza, mi rodeva se altri parlavano di cose avvenute in quel periodo e di cui io non ero a conoscenza, così non mi piace perdermi "delle puntate". E infatti mi sarei persa la laurea di Verrocchio, il compleanno di Heike, le difficoltà di Marina, il nuovo blog di Spunto Cattolico, i saluti di Giulia in partenza per le vacanze, le belle foto di Sileno, il cucciolo di serpente del figlio di Unodicinque, ecc.
I blogger che leggo sono vecchie conoscenze (da tempo mi sono imposta di resistere alla tentazione di aggiungerne di nuovi) e li considero un po' amici (parola impegnativa che ho sempre usato con parsimonia e titubanza). E poi non sono d'accordo con chi un volta mi ha scritto "i post vecchi non li leggo perché vivo del presente". Beh, io sì. Se il blogger ha sentito la necessità di scriverli, hanno diritto alla loro attenzione. Si può decidere che non ci interessano ma non è giusto saltarli solo perché sono passati. Per questo apprezzo quelli come Erica che, prendendosi tranquillamente il proprio tempo, quando decidono di dedicarsi a leggere i post, ricominciano da dove erano rimasti.
Non volevo fare un post lagnoso ma ci sono cascata e allora visto che ormai siamo alle lamentele scriviamo pure questa. Questo mio periodo di assenza dai blog degli altri mi conferma che tanti (non tutti sia chiaro) se non si lascia loro un commentino, un semino, si dimenticano di venirti a trovare, cosa che invece accade se "ti rifai viva". Mentirei se dicessi che questo non mi fa rimanere male. Lo trovo un comportamento un po' superficiale. Ma forse sono io che sbaglio, anzi, sicuramente sbaglio perché sono permalosa e prendo sempre tutto maledettamente troppo sul serio. Sui blog ci raccontiamo molte cose di noi, anche cose molto intime. Chi legge questo blog sa molte cose di me e mi conosce molto di più di tante persone che mi vedono ogni giorno. Ma si vede che ho frainteso completamente i rapporti che si stabiliscono in rete che, a quanto pare, sono altrettanto superficiali di quelli della vita reale. Ma sì, sicuramente sono io che non ho capito niente delle amicizie virtuali.
Beh, beccatevi 'sto post lagnoso e abbiate pazienza.

16 commenti:

  1. questo post "lagnoso" , come dici tu, apre tutto un mondo sulla mente femminile, argomento sul quale mi sto esercitando, senza, successo da svariati anni. Credo di essere stato io a suggerirti di far finta che tutto il mondo si fosse fermato durante la tua assenza. E lo dico perché voi donne (e sia chiaro per un verso è qualcosa che vi invidio) avete bisogno di avere tutto sotto controllo, di sapere tutto, di capire tutto. Noi uomini, forse, siamo più "superficiali", se una bottiglia di acqua minerale da mezzo litro sta nel portabagagli della macchina , possiamo anche non preoccuparci del perché sia finita lì. Voi no, volete sapere chi, dove, come, quando e perché. Sarebbe anche accettabile se questo non comportasse un stato di ansia continuo che vi impedisce, a volte dico, di cogliere l'insieme , smarrite nel particolare. Ti vorrei dire, Artemisia, che non solo apprezzo te ma tutte le donne in generale, perché le considero sinceramente superiori a noi. Ma questo aspetto mi incuriosisce e turba nello stesso tempo: voi pensate che il mondo non possa fare a meno di voi, che siate indispensabili a tutti e che dobbiate sempre sapere tutto di tutto. Scusami per questo lunghissimo commento ma a post lagnoso corrisponde un commento lagnoso ! :o)
    PS: Sir Biss ha mangiato e sta bene!!

    RispondiElimina
  2. Scusa di che? Apprezzo moltissimo i commenti lunghi perchè vogliono dire qualcosa e non sono solo "di cortesia".
    Sì è vero mi piace sapere tutto e avere tutto sotto controllo ma questo solo qualche volta mi dà ansia. Il più delle volte è una cosa a cui non resisto. Semplice curiosità scimmiesca.
    Invece non penso proprio di essere indispensabile anzi, quando torno a casa da un viaggio che ho fatto da sola e trovo tutto a posto sono contentissima! E chissenefrega se qualche calzino è finito nel posto sbagliato!
    Un bacio anche a Sir Biss!

    RispondiElimina
  3. Carissima Artemisia,
    i tuoi post sono sempre molto interessanti e non me ne perdo mai uno, anche se ho diradato i commenti.
    Mi riesce difficile commentare tutti i post che leggo nei vari blog, potrei solo scrivere delle banalità e di quelle ne scrivo già troppe.
    So però che una riga è anche un segno che sei passato e anche a me fa piacere vedere che qualcuno passa e lascia un'impronta.
    Anch'io considero amici coloro che leggo da molto tempo e anch'io ho rinunciato ad ampliare le mie conoscenze per non mettere troppa carne al fuoco.
    Un caro saluto
    Sileno

    RispondiElimina
  4. Bah... Amicizia... io non uso spesso questa parola non tanto perche' mi pare una roba troppo profonda da poter essere profusa, ma perche' e' un concetto che sfugge troppo spesso alla definizione. Okay, uso la parola amicizia e amici nel linguaggio comune, senza pensare troppo al significato. Ma se devo dire che un amico e' veramente un amico be', preferisco farmi una birra e parlare di altro.

    Arte, ultimamente utilizzo spesso il tastino magico di google reader. Non piace nemmeno a me, ma ultimamente incastrato problemi lavorativi (che comportano maggiore propensione ad occuparmi di Monster piuttosto che di Google), di tempo non ne ho piu'.
    Infatti sono sicuro che hai notato che e' da mesi che non aggiorno il mio blog (dall'8 aprile, per la precisione).

    Oltre ai post sulle escursioni che sono li' pronti da scrivere (trovassi solo il tempo di farlo), c'e' anche un post un po' diverso, e anche molto lungo, li' in cantiere a patire innumerevoli correzioni (non ne sono mai soddisfatto) che sono certo ti incuriosira' molto. Anzi, a dire il vero tu sei proprio la musa ispiratrice. Cioe', non e' ispirato a te direttamente, ma tu sei cio' a cui pensavo quando mi dicevo "ma chi ti credi di essere, lascia perdere!".

    Quindi, stay tuned. Anzi, quando postero' ti mettero' un bel messaggino, che ti blinkera' sotto gli occhi a rafforzare i grassetti di GoogleReader. Dammi solo un altro po' di tempo...

    RispondiElimina
  5. Si' Dario ho notato la tua assenza anche dal tuo blog e infatti immaginavo che tu fossi incasinato. Ti capisco perfettamente.
    Aspetto il tuo post allora.
    Riguardo all'amicizia non e' che il problema sia usarne o no la parola quanto, almeno per me, e' considerare o no amico una conoscenza. Purtroppo spesso sono rimasta delusa come ho raccontato nel vecchio post del 2007.

    RispondiElimina
  6. Vabbè, se richiedi espressamente una traccia visibile del nostro passaggio terreno in questa tua casina virtuale, ecco qui la mia:-)
    I tuoi post li leggo SEMPRE, ma sai bene che non sono mai stato un grande commentatore. Il che non significa che i tuoi post non lascino i loro semini nei giusti angoli della mia mente, per germogliare anch'essi quando è il loro tempo.:-)

    RispondiElimina
  7. Lascio anch'io un segno sul tuo blog.. in genere li leggo sempre ma lascio un appunto solo quando c'è qualcosa da aggiungere e ho un momento di pace per poter scrivere qualcosa.
    Mi fa piacere rimanere nella lista dei "vecchi" preferiti, anche se non ti nego che ultimamente, pur avendo più tempo, vista la moria dei contatti sul mio blog, non mi viene molta voglia di scrivere. Infatti io il blog lo uso non tanto per esternare i miei sentimenti o per un mio ego, ma per poter sentire le opinioni degli altri (meglio se diversi dalla mia) sugli argomenti che mi stanno più a cuore per poter così ampliare il più possibile la mia mentalità (se non quella degli altri).

    RispondiElimina
  8. mah, io questa storia che si deve sempre 'lasciare il segno' o commentino a ciò che si legge lo trovo un po' autoreferenziale e compiaciuto; mi ricorda un po' il Moretti del 'ma mi si nota di più...'
    Io i post dei blog altrui li leggo, e se ritengo interessante commentare lo faccio, sennò niente; l'importante è comunque allargare lo sguardo, la mente e aprirsi agli altri... se poi uno 'deve' fare 'cucù' per forza sennò non è considerato sono fatti suoi... (io ti leggo se tu mi leggi...maddài, infantile)

    RispondiElimina
  9. Per me il commentino funziona un po' come il contatore dei passaggi. Il contatore dei passaggi ce l'ho perche' e' un indicatore di quanto un post sia stato letto, e quindi di quanto sia stato utile che io l'abbia scritto.
    Pero' in realta' il contatore dei passaggi non indica se un post e' stato letto ma se c'e' qualcuno che c'e' passato.
    Non sempre quando uno ci passa legge: puo' anche esserci capitato per errore (direi che e' la maggior parte della gente - il mio sitemeter non mi segnala quasi mai passaggi piu' lunghi di qualche secondo).
    E non sempre quando uno legge ci passa: io per esempio i post degli altri me li leggo quasi sempre su GoogleReader, e ci vado solo per commentare.

    Un commentino serve per dire "si', il tuo post l'ho letto", informazione sostanziale per chi scrive il post, che non puo' essere dedotta in alcun altro modo.

    RispondiElimina
  10. Caro Nestorburma, nessun dovere. Per carita'! Semplicemente, come ha spiegato bene Dario, se uno ha letto cosa ho scritto mi fa piacere saperlo. Se non ricevo nessun commento posso pensare che nessuno l'abbia letto oppure che l'abbia trovato interessante. Cosa che nessun contatore segnala. Tutto qua.

    Per esempio, io credevo che tu fossi scomparso dalla rete, pensa un po'.

    RispondiElimina
  11. no, no... ci sono ancora... solo che sono assorbito da un impresa più grande di me (pensa, sto progettando e prototipando dei giochi per bambini...)
    Forse basterebbe fare come in facebook, dove c'è il 'mi piace-non mi piace' da cliccare senza nessun obbligo di lasciare magari uno svogliato commento per evidenziare che 'si è passati da lì'...

    RispondiElimina
  12. Troppo carica di verve, per essere lagnosa.
    Le tue considerazioni non sono mai banali e "punzecchiano"; io non sono costante nei commenti, ma leggo sempre i post degli amici.
    Cristiana

    RispondiElimina
  13. solo per dire che la mia assenza è dovuta alle ben oltre 50 ore di lavoro sistematiche settimanali... come vedi dal mio blog silenzioso...

    RispondiElimina
  14. Io leggo quando posso, senza più ansie e accetto che si faccia così con me. Ma leggo anche indietro, quando ho tempo, perchè il "mordi e fuggi" non mi piace più. Se poi non si passa da me, a volte mi lamento anche io e lo sai, ma questo non pregiudica che torni a leggere chi mi piace e quelli che ritengo miei amici. E' uno scambio, come nella vita e si impara, si impara molto quando si capisce che dietro ad un post c'è una persona.
    A volte perchè no, lasciare anche solo un ciao è bello. Mi sembra che non sia autoreferenziale, ma sia il desiderio, quando c'è, di rimanere in contatto.
    Nella vita si telefona anche solo per salutare e perchè no qui se uno desidera farlo. Non come obbligo, ma come piacere.
    Ed io ti lascio anche un abbraccio
    Giulia

    RispondiElimina
  15. Grazie Giulia di aver letto anche i post arretrati. Ben tornata!

    RispondiElimina