venerdì 2 luglio 2010

Non sono solo canzonette

Divertente ma anche inquietante l'intervento di Roberto Saviano alla manifestazione "Libri Come" dal titolo "Come scrivo: raccontare il sud attraverso la sua musica". Lo potete scaricare dal suo sito ufficiale http://www.robertosaviano.it/ e anche dal sito della manifestazione.
Lo scrittore stavolta ha affrontato un tema apparentemente più leggero illustrando le canzoni neomelodiche napoletane che rispecchiano, nella loro pacchiana semplicità, tutta una quotidianità ed un modo pensare che fa da brodo di coltura alla criminalità organizzata. Pare che queste canzoni abbiano un grande successo, non solo in Campania ma in tutto il Sud, e che non temano pirateria perché sono già "copie illegali", cioè vengono immesse in un mercato parallelo.
I cantanti di questo genere non sono dei semplici dilettanti. Alcuni di loro hanno una bella voce e soprattutto hanno la capacità di prendere degli elementi della quotidianità, dal bancomat al cellulare, da una storia di amore ad un omicidio di camorra e farne canzone. Saviano le definisce "delle vere e proprie educazioni sentimentali atte a risolvere problemi quotidiani, d'amore e di carcere".
Lisa Castaldi descrive nella sua "Il mio amico camorrista" "un uomo pieno di qualità, con la paura e con il coraggio a braccetto se ne va" e si tratta di un brano cult, amatissimo non soltanto dal popolo. In "O' killer" di Gianni Vezzosi c'è un racconto autobiografico di un killer che si dichiara stufo della propria vita non per motivi morali ma perchè troppo complicata e disciplinata da altri.
In "Bancomat ogni matina" di Natale Galletta, un padre racconta che il figlio gli finisce i soldi per la fidanzatina ma il padre è contento perchè almeno non lo fa chiagnere, cioè non si è immischiato in faccende pericolose, non fa rapine, non si droga ecc. ("Io, sò già cuntento ca nun me faje chiagnere/ ca nun me raje problem, je sò fier e te"). Un mondo rassegnato, dice Saviano, ad accontentarsi di non fare il male anzichè sperare di fare il bene.
E tante altre canzoni che ci rivelano meglio di un libro di sociologia la concezione del rapporto uomo-donna, il machismo imperante, la gelosia possessiva, il disinvolto rapporto tra tradizione e modernità. La forza di queste canzoni sta nel fatto che la gente ci può identificare e trarre insegnamenti e conforto.
Una di quelle che mi ha colpito di più è "Nu latitante" di Tommy Riccio che vanta quasi un milione di visualizzazioni su YouTube. Riccio, che è imparentato con persone legate al Sistema, è stato il primo che ha fatto di questi temi un successo commerciale. Qui descrive le sofferenze del latitante di camorra, costretto a vivere lontano dalla famiglia. Si vedono scenette con la moglie e figli che piangono, flash back di lui che gioca con i figli. Da brivido la finta scena finale con il protagonista che sfugge ai poliziotti montando in sella ad una Transalp (moto status symbol). Quasi un eroe da western.
I video di queste canzoni si trovano tutti su YouTube ma non metterò i link per non far loro pubblicità. Vi consiglio davvero di sentire l'intervento di Saviano. Io sono rimasta basita e ho percepito chiaramente come può essere considerato un marziano una persona come lui in un certo ambiente.

10 commenti:

  1. Grazie, Artemisia, per questo post.
    Saviano ha bisogno del nostro sostegno e noi abbiamo bisogno della sua comunicazione essenziale e fortemente civile. Peccato che lui, giovane uomo pieno di vita e di interessi, debba vivere isolato e senza privacy subendo , in più , critiche vergognose da parte di gentucola insulsa e inutile...
    Grande Saviano : mi fa sentire orgogliosa di essere italiana.
    Ricordo che anche il grandissimo e poco ricordato Danilo Dolci
    http://it.wikipedia.org/wiki/Danilo_Dolci
    sia stato bistrattato a suo tempo addirittura dal cardinale Ruffini che in una omelia indicò "il gran parlare di mafia ", " Il Gattopardo" e "Danilo Dolci" come le tre cause che maggiormente contribuivano a disonorare la Sicilia ( cambiano i nomi ma la mentalità è rimasta contorta come allora).
    Di nuovo grazie e complimenti per il tuo blog.
    Silvia

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  2. Grazie a te Silvia. In effetti Danilo Dolci è una figura che voglio approfondire.

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  3. E' davvero interessante, non ne sapevo nulla e andrò a vedere l'intervento di Saviano. Ciao.

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  4. Ciao Artemisia, è un post davvero interessante; andrò a vedere l'intervento di Saviano, non ne sapevo nulla. O.t.: non tutti stasera, ma miriprometto di leggere tutti i tuoi post che mi sono persa nel frattempo lol.

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  5. E ritorniamo così al problema della cultura, che affrontavi in un post di qualche tempo fa: ti chiedevi, se ben ricordo, se l'educazione e la cultura sono sufficienti a "guarire" il male del mondo.

    Ecco, sicuramente la cultura non impedisce che passioni primordiali possano, alle volte, riemergere e sopraffare i valori più prettamente "umanistici" che l'umanità ha costruito nei secoli, però costituisce l'unica guida capace di arginare tutto questo.

    Grazie a Saviano per il suo sguardo lucido, dunque, e per la chiarezza con cui mette a nudo i meccanismi della maentalità mafiosa.

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  6. Sono già purtroppo tristemente a conoscenza del rapporto tra le canzoni neomelodiche napoletane e la "cultura" camorrista. Già quando avevi pubblicato il post su Napoli avrei voluto risponde per dire che, da campana nata e vissuta fuori dalla regione di origine, non riesco ormai da anni a vedere più niente di positivo nelle mie radici: non colgo più nemmeno il lato "simpatico" dei napoletani e quando leggo Saviano, che non si arrende e che stimo profondamente, il pensiero va ad Eduardo De Filippo, che alla fine consigliava di fuggire da Napoli e ancora non aveva visto nulla... Certamente le brave persone in Campania sono la maggioranza, ma la qualità della vita, soprattutto nell'hinterland di Napoli e Caserta, risente negativamente della presenza della camorra.
    Dolores

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  7. Capisco, Dolores. Pero' l'atmosfera del quartiere intorno a Piazza del Gesu (quello dove c'e' il centro sociale, la bottega del commercio equo, ecc.) e' davvero bella. Anche i manifesti del Gay Pride (hai visto le foto?) a me hanno fatto una bella impressione. Lo so, sono gocce nel mare, pero' ci sono anche questi ragazzi.

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  8. Non ho ben afferrato un punto: suddetti cantanti neomelodici sono coscienti della loro mentalità distorta? Da un cantante di successo ci si aspetterebbe una lungimiranza superiore alla media.

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    1. Ma per loro non è affatto "mentalità distorta!"
      E chi l'ha detto che successo e lungimiranza vanno insieme?

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  9. Per questo ho usato il condizionale.

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