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Quando si è giovani si ha una visione idealista dell'amore, del matrimonio e della convivenza. D'altra parte quando ci si innamora ci si sente investiti, trascinati, elettrizzati, catapultati come nel mezzo di un tornado e non si può capire che vivere insieme ogni giorno per anni è tutta un'altra storia fatta di complicità e di piccoli segreti condivisi.
Pian piano il proprio compagno diventa una parte di noi e si tende a darlo per scontato. Come si potrebbe mettere in dubbio o rinunciare ad una parte di noi stessi? Eppure la sua presenza non è affatto scontata e questo dovremmo sempre tenerlo a mente ma non è per niente facile.
In questo senso il salutare breve distacco per un viaggio mi serve a capire quanto sia essenziale e prezioso per me averti accanto.
Ben tornato, amore mio!
avrei moltissime cose da dire su questo dolcissimo post, ma tutte potrebbero essere usate contro di me!! :o)
RispondiEliminaHai ragione,me io ci aggiungo anche i momenti deludenti ed irritanti - sai dopo più di 50 anni di matrimonio....-, eppure
RispondiEliminaa volte mi commuovo guardando le sue camicie stese ad asciugare o quando le ripongo nei cassetti.
Come siamo mielosi, oggi! ;-)
RispondiElimina...pero' si'... piu' o meno stesse sensazioni quando capita a me.
Condivido (anzi, condividiamo!) con voi il rito della colazione insieme al bar al sabato mattina!
RispondiEliminaE' una di quelle cose impagabili a cui non rinunceremmo mai. Specialmente dopo una settimana di impegni, fugaci discorsi e stanchezze serali. E cioè quasi sempre...
In realtà condivido l'intero post anche se, riferendomi a quanto dice Cristiana, anche noi ci commuoviamo davanti alle mie camicie stese ad asciugare: più che altro pensando a chi di noi due dovrà stirarle!
XD
Si', in effetti le camicie mi commuovono poco perche' le devo stirare io ;-)
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