domenica 24 marzo 2013

E allora contro l'ansia, sputerò il rospo

Mi ero ripromessa di non scrivere sulla situazione politica perché sono stufa delle chiacchiere da chiosco degli sportivi che ciascuno ultras di questo o quello schieramento sente di dover rovesciare in rete.
Tuttavia dal giorno in cui sono noti i risultati delle politiche convivo con un'ansia insopportabile. Sarà l'età che avanza, ma ho una gran paura del futuro. Più la situazione è instabile e incerta e più io HO PAURA. Così oggi sento il bisogno di buttare fuori quest'ansia e di sfogarmi in qualche modo, sperando solo che ciò sia un minimo terapeutico per il mal di stomaco che mi attanaglia.

Il "nuovo che avanza"
Sono stufa di sentir parlare dei giovani e nuovi parlamentari solo riferendosi a quelli del M5S. Perché nessuno dice che due terzi dei parlamentari del PD sono alla prima legislatura? Con una semplice ricerca sul sito della Camera dei deputati  si ottiene che su 297 eletti del PD 195 sono alla prima legislatura e 198 donne. Lo dobbiamo alla pressione dei grillini e dei renziani? Può darsi, però diciamolo che ci sono!
Non a caso la mattina del primo giorno di legislatura molti di loro erano assaliti dai giornalisti credendo che fossero del M5S, salvo poi venir subito abbandonati con delusione una volta scoperto che erano del PD o di SEL (Boldrini compresa).
Come mai non faccio altro che scoprire fior di persone elette come la giornalista sottoscorta per le sue inchieste anticamorra Rosaria Capacchione, o la vicesindaco di Desio che ha denunciato gli abusi edilizi in Brianza Lucrezia Ricchiuti oppure la seria e rigorosa filosofa Michela Marzano? Foglie di fico? Forse, però diciamolo che ci sono! Perché dobbiamo buttare a mare questo Parlamento insieme quanto ci sono costate le elezioni appena fatte?

La casta
Già i costi della politica, i costi della casta. E' sacrosanto che, in questi tempi magri, chi ha responsabilità istituzionali dia l'esempio, che si ponga fine e si punisca chi approfitta della propria posizione e dei propri privilegi. E infatti non ho mai capito perchè io, funzionaria pubblica, devo passare il mio tempo ad analizzare ogni scontrino per ammettere al rimborso il pranzo con panino e birra del mio collega ricercatore mentre scopro da tempo (vedi Report) che molti rimborsi spese di Parlamento, ma anche di consigli regionali, sono forfettari, cioè non rendicontati. Questo non va bene come hanno subito evidenziato i nuovi presidenti del Parlamento.
E l'abbozzi (lo dico alla fiorentina così ci si capisce) i' Renzi di cavalcare demagogicamente l'abolizione dei rimborsi elettorali. Così sì che saremo in mano ancora di più alle multinazionali ed al loro sostegno economico proprio come in USA! Quale governo potrebbe mai contrastare il vero potere, quello dei ceti abbienti, se si trova lì grazie ai suoi soldi? Io vorrei riportare i rimborsi ad un livello adeguato (come negli altri paesi europei) e soprattutto vorrei che fossero documentati e controllati scontrino per scontrino e che fossero inerenti a reali spese da campagna elettorale (non ristoranti per intendersi). 
E poi lo vogliamo dire che i costi della politica sono, quelli sì, una foglia di fico, importante a livello di immagine, ma non certo risolutiva del tracollo economico che ci minaccia? Da Controradio apprendo che tutti i rimborsi elettorali delle ultime politiche ammontano a circa 180 Milioni di Euro. Cifra rispettabile. Tuttavia il sindacalista intervistato sottolinea che solo la cassa integrazione in deroga della sola Toscana in un anno (cioè la sopravvivenza di diversi lavoratori!) costa 70 Milioni di Euro? Quanti hanno chiaro che (fonte il Sole24ore) 100 punti di spread ci costano 3/4 MILIARDI di Euro? Allora vogliamo dirlo che rottamare la cosiddetta casta (che pure va tallonata e messa di fronte alle proprie responsabilità) NON E' la soluzione di tutti i nostri mali?

Responsabilità e partecipazione
Già ma finalmente i "cittadini sono entrati in Parlamento", come diceva un passante davanti a Montecitorio lo scorso 15 marzo. Ah, allora siamo a posto! Scusatemi, ma io a questa dei "bravi e onesti cittadini" contrapposti a "quelli là incollati alle poltrone" non ci ho mai creduto. Francamente sono un po' stufa di sentire tanti cittadini mugugnare (o peggio sbraitare) salvo poi, quando si tratta di fare qualcosa, anche piccola, di perdere un briciolo del proprio tempo e delle proprie energie, defilarsi. Sono stufa! Troppo facile la delega in bianco magari all'uomo della Provvidenza, che si chiami Berlusconi, Grillo o Renzi! Non basta mettere la croce sulla scheda (e c'è persino chi ha il coraggio di criticare senza aver fatto neppure quello!) Ognuno dovrebbe metterci, per quello che può, un po' del proprio tempo, del proprio impegno, della propria fatica per capire e provare a migliorare quello che lo circonda.
Esempio: i genitori al liceo di mio figlio si lamentano degli insegnanti. Peccato che quando c'è una riunione per parlarne ci troviamo in quattro o cinque. 
Altro esempio: tutti criticano i disagi dei nuovi cassonetti della mia zona (lo so, sono una mia fissazione), ma ben pochi hanno partecipato all'assemblea di quartiere per informarsi, capire ed eventualmente protestare. Ben pochi alzano il telefono e segnalano i problemi al consorzio. Non serve? Può darsi, ma se non ci proviamo nemmeno, non lo possiamo affermare. Davanti alla scuola, dove il cassonetto del multimateriale era palesemente insufficiente, a forza di scrivere e di telefonare, ne hanno aggiunto un altro e perlomeno non ci sono più sacchetti sul marciapiede. Forse un piccolo risultato ma comunque un risultato. "I care" diceva Don Milani.
Sì, ce l'ho molto con i miei connazionali. Ci sono tanti Italiani in gamba, ragionevoli, di buona volontà ma purtroppo non fanno notizia proprio come non fa notizia il rinnovamento (timido e insufficiente forse, ma esistente) all'interno del PD. Ormai fanno notizia solo gli slogan ad effetto, i facili spot (per questo ha successo Renzi), tanto che mi è capitato di sentire qualcuno urlare "ci vuole una spending review", "rottamiamo l'amministratore" anche all'assemblea di condominio.

Sono tutti uguali
Basta! Lo vogliamo dire che NON sono tutti uguali? Lo vogliamo dire che destra e sinistra NON sono uguali (lo spiega bene questo post)? Lo vogliamo dire che il nostro paese è stato rovinato da un centrodestra populista, colluso e cialtrone? Anche nel libro di Saverio Lodato (uno che non si mette certo i guanti a criticare la sinistra) "Venticinque anni di mafia" si sottolinea molto bene la differenza nel contrasto alle mafie.
"La sinistra ha taciuto sull'argomento mafia [si riferisce al governo Prodi 1996-1998]. Ha troncato, ha sopito, in vista di un'entrata in Europa che doveva avvenire indossando l'abito migliore. Ma le responsabilità di chi ha governato in Italia in precedenza si fermano qui.
Perché poi entra in campo il governo dei cani. Una legislazione - questa sì - aggressiva e ossessiva. Una legislazione che ha strizzato l'occhio alla parte peggiore del Paese. A quella più retriva, più compromessa con la giustizia. Una legislazione modellata su misura per gli egoismi più ottusi, per quei cittadini alieni rispetto a qualsiasi concezione del bene comune. Il popolo degli abusivi e dell'abusivismo, degli evasori fiscali, dei trafficanti di valuta. [...] I provvedimenti legislativi peggiori [legge sui pentiti febbraio 2001, legge che depenalizza il falso in bilancio settembre 2001, limite alle rogatorie internazionali ottobre 2001, sanatoria dei capitali all'estero ottobre 2001, legittimo sospetto novembre 2002, il libro è del 2004 e quindi ci grazia le leggi successive] sono stati messi a segno al pari di autentiche randellate sulla testa della parte sana del Paese. Poco importa che molte di quelle leggi fossero destinate a risolvere questo o quel problema personale del presidente del consiglio o di qualche amico fidato."
Ben venga il rinnovamento della classe dirigente, ben venga la società civile (e sottolineo CIVILE!) nelle istituzioni con l'apporto delle sue idee, delle sue professionalità e delle sue competenze. Tuttavia alla guida dell'aereo io ci voglio un pilota esperto, col brevetto preso dopo anni di studio e l'esperienza di tante ore di volo, non un neopatentato che ha appena superato un provino a flight simulator. Alla guida ci voglio dei professionisti che guarda caso è il contrario di dilettanti. Ne va della vita di tutti i passeggeri. Poi va benissimo controllarli, criticarli, chieder conto del loro operato, ecc. A me vengono i brividi a leggere le parole del vicecapogruppo M5S alla Camera "qualsiasi decisione presa in questa sede dovrà essere sottoposta alla Rete". Basta leggere i commenti a qualsiasi blog per rendersi conto del livello di chi vomita parole sulla rete al riparo dell'anonimato del nickname.

Disclaimer
Questo lungo post è solo un mio sfogo personale (e mi sono limitata) con lo scopo di provare ad allentare la morsa allo stomaco. Non è un elogio del PD a cui anch'io ho tante critiche da avanzare. Chi vuole commentare è benvenuto ma non me ne voglia se non gli risponderò per i motivi che ho detto all'inizio.

10 commenti:

  1. Una lucida analisi del momento politico che condivido.
    Ciao

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  2. Basta! Lo vogliamo dire che NON sono tutti uguali? Lo vogliamo dire che destra e sinistra NON sono uguali
    Diciamocelo, una volta per tutte!
    Cristiana

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  3. Brava. Condivido tutto quello che hai detto (per altro, in modo piu' logorroico come mi si confa', e in inglese, ho provato a dire le stesse cose qui, qui, qui e qui.

    Solo due considerazioni: la prima e' che sono convinto, come dici del resto anche tu, che se il vero rinnovamento e' nel PD e in SEL, quel rinnovamento non ci sarebbe mai stato se non fosse stato spinto dall'ingombrante presenza di M5S. Detto questo, mi viene il dubbio che se un giorno si regolarizzasse la situazione (esempio utopico, M5S sparisse nel nulla cosi' com'e' apparso), PD e SEL tornerebbero ad essere partitocrazia come erano prima di M5S. Ad esempio ci sorbiremmo Franceschini e Finocchiaro (o due cloni, fa lo stesso) alla presidenza delle Camere.

    L'altra considerazione e' che e' vero. Non sono tutti uguali (spesso, per inciso, addirittura capita che mi puntino il dito contro dicendomi, quando critico la Sinistra, che sono un qualunquista, e questo mi fa male). Ma tu non provi un certo gelo alle spalle quando vedi il modo in cui D'Alema tira i fili dei burattini? Non credi che questi venticinque anni di mafia siano anche responsabilita' di loschi figuri come questo, nelle retrovie?
    Siamo tutti d'accordo (o almeno io lo sono) che la causa di tutto questo e' Berlusconi e il suo manipolo di criminali. Ma davvero pensi che la Sinistra non abbia responsabilita' in tutto questo? E se ne ha, di rsponsabilita', quale puo' essere il modo di uscire vivi da questa situazione se non tentando gesti estremi come stanno facendo quelli di M5S?

    Peccato non mi risponderai. Pero' ti capisco :-)

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  4. Sono in parte d'accordo con te e in parte d'accordo con Dario.

    Riguardo al "nuovo che avanza" è vero: si è dato tanto, troppo spazio al M5S pensando che il rinnovamento venisse solo da lì. Sicuramente la maggior parte di esso proviene in effetti dai grillini (grazie al cazzo: è la loro prima legislatura); tuttavia, come già specificato Dario, questa spinta da parte del PD (e in qualche modo anche da altri partiti) è stata data proprio dalla pressione dell'opinione pubblica.

    Per quanto riguarda "La casta" concordo: è un pensiero che ho sempre sostenuto. Tagliare le spese della politica e della pubblica amministrazione di alto livello farà risparmiare qualche milione, sarà un simbolo (non lo considererei pure un bel gesto), ma non è così che si risolvono i problemi italiani. È purtroppo uno dei punti principali su cui si è basata la demagogia di Grillo.

    Sulla responsabilità della partecipazione sono sostanzialmente d'accordo. Però - come intuirai dato che non ho votato - a parer mio la partecipazione politica non consta del voto. O almeno non solo di quello. Poi, in ogni caso, chiunque è libero di criticare; non di pretendere un cambiamento, magari, ma di criticare sì.

    Sul resto condivido. Forse qualche appunto sulla questione dei commenti in rete.

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  5. Io credo che il nuovo non sia nelle persone, ma nel sistema.
    Non e' che le persone nuova in Parlamento automaticamente determinino il rinnovamento del sistema. Ma e' anche vero che le persone "vecchie" in Parlamento (cioe' quelle che hanno gia' fatto piu' legislature), si presume si siano adeguate al sistema e lo abbiano fatto proprio. Oppure che l'abbiano rifiutato ma non abbiano provveduto a rivoltarlo. In entrambi questi casi, e' bene che siano soppiantati dai nuovi, cui io darei qualche chance di capacita' di cambiare il sistema.
    Naturalmente cambiare il sistema e' cosa buona, ma non e' ne' l'unica ne' forse la piu' importante, in questo momento.

    Gli stipendi della Casta non sono secondo me solo un simbolo. Io mi ritengo privilegiato, perche' ho un lavoro retribuito regolarmente, ma faccio fatica a mantenere me stesso e la mia famiglia. Faccio fatica a tirare la fine del mese.
    Vedere che tutti quei soldi vengono sprecati dalla politica lo percepisco come un'ingiustizia. E la giustizia sta alla base della democrazia. E la base della democrazia non e' affatto solo un simbolo.
    Inoltre se la carriera politica procura privilegi cosi' grandi, il sospetto che i politici la intraprendono per godere di quei privilegi, piuttosto che per servire il Paese, nasce spontaneo.

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  6. In realtà è una specie di Anfesibena: un mostruoso serpente con due teste. Ovvio: l'innovazione si trova nel sistema, ma il sistema lo innovano le persone, no?
    Il motivo della grande importanza data dai media a questo ricambio generazionale penso sia dovuta principalmente al fatto che era da vent'anni almeno che in Italia non si verificava un evento del genere. Le stesse facce da culo, vincesse una coalizione o l'altra, ci sono sempre restate in Parlamento. È un'"innovazione innovativa". Certamente adesso non è stabilito che le cose vadano meglio con i nuovi arrivati; potrebbe andare anche peggio (difficile però). Potrebbe essere un simbolo della nuova politica. Personalmente, comunque, me ne fotto dei simboli.

    Per quanto riguarda i costi della politica, è un simbolo (e ci risiamo co' 'sti simboli) nel senso che se effettivamente si eliminassero tutti i costi superflui, l'economia italiana ne gioverebbe quasi per nulla. Invece da alcune persone è considerata una cosa vitale per far risalire l'Italia.

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  7. Amico, mi spiego meglio:

    Se si eliminassero tutti i costi superflui l'economia non ne gioverebbe direttamente, ma la politica ne potrebbe uscire piu' onesta, e in quanto tale invogliata e capace di governare degnamente lo Stato, e da cio', indirettamente, ne gioverebbe anche l'economia.

    Io non sono affatto convinto che le cose andranno meglio con i nuovi arrivati, se tra gli elementi che scegliamo a campione ci sono tipi come, ad esempio, Vito Crimi.
    Gli eletti di M5S francamente non li conosco. Ma se si ostinano a fare solo quello che dice l'Imperatore Grillo, allora non mi importa di conoscerli: mi basta conoscere Grillo, e la cosa non mi piace affatto. Oltre che non piacermi affatto che uno conti uno ma quell'uno conta come Grillo. Diobono, e' come avere un'orda di Beppi Grilli in Parlamento. Che incubo!
    Sarebbe bello invece che delle persone oneste (ma questi saranno proprio persone oneste? Boh, non lo so) si impadronissero di cio' che gli compete (il Parlamento) e lo governassero con la loro propria testa. Questo sarebbe vero rinnovamento.

    Il sistema puo' essere rinnovato anche con persone vecchie. Non e' ne' l'eta' ne' l'anzianita' di servizio che conta. Il problema di molti (troppi) nelle vecchie generazioni, basano la loro esperienza su legislature in cui hanno sfruttato a loro favore le falle del sistema che ne rendono necessario il rinnovamento. E' come se uno fa il ricettatore di biciclette rubate. E' evidente che questo non si spendera' mai per rendere la vita difficile ai ladri di biciclette.
    Quale fiducia possiamo riporre nell'onesto (onesto?!?) salumiere, perche' ci pensi lui a fare piazza pulita di ladri di biciclette? Sicuramente piu' di quanta ne possiamo riporre nel ricettatore, ma mi pare magra consolazione.

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    1. Francamente quel che dici sui costi della politica mi pare utopico. Il taglio delle spese, che in tanti hanno proposto - ma non realizzato - negli ultimi anni è stato una risposta alle spinte dell'opinione pubblica e dei mezzi di comunicazione. Sono aumentati talmente i privilegi che è stato lampante per tutti quanto fossero divenuti ridicoli. Tuttavia, ammesso e non concesso che si realizzino 'sti benedetti tagli, non credo possano essere considerati una prova d'onestà. Tutt'al più un piccolo sacrificio morale. Insignificante per noi, ma enorme per chi è profondamente attaccato al portafogli. E concretamente parlando l'economia italiana non ne gioverebbe granché. Penso sia innegabile questo.

      Sui grillini sai già come la penso: mi ripeterei e basta.
      Mentre sull'anzianità sono in parte d'accordo. In parte perché credo che il tuo sia un discorso validissimo a livello teorico; ma nel caso specifico dell'attuale situazione italiana è dimostrato che gran parte dei vecchi politici sono dei farabutti. Il termine "vecchi" non dovrebbe essere inteso anagraficamente, ma come segno d'appartenenza ad un gruppo di uomini deprecabili.
      L'esperienza senza onestà/intelletto è solo un contenitore vuoto.
      Detto ciò lungi da me pensare che i nuovi deputati (grillini o democratici) siano per forza onesti o competenti.
      Non ci giurerei proprio, in effetti.

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    2. Per fare del bene al paese (all'economia e alla politica) credo ci voglia un governo che si spende per il bene del paese.
      Se i dirigenti della azienda per cui lavoro fossero dei ladri, sarei sicuro che l'azienda affosserebbe facendola pagare ai dipendenti, mentre i dirigenti se ne scapperebbero nei paradisi fiscali.
      Se invece i dirigenti di questa azienda fossero persone oneste, magari l'azienda fallirebbe lo stesso. Ma almeno loro ci avrebbero provato.

      A me spaventa che ci sia qualche deputato (del PD o no) o senatore disonesto. Ma non e' questo il punto. Quello che mi spaventa e' il gioco politico nascosto che c'e' dietro alle Camere. Hai visto come D'Alema muove i suoi burattini? E' questa la democrazia? Hai visto il video postato sul sito di beppe grillo? E questo lo sapevamo gia' da molto prima che lo postasse grillo (credo sia tratto da un dvd di almeno cinque anni fa da di Sabina Guzzanti ("Viva Zapatero").
      Eppure, impunemente, i giochi in Parlamento sono andati avanti cosi', alla luce del sole.
      Questo e' il sistema che deve essere cambiato, se vogliamo tornare alla democrazia, secondo me.
      Dire che eliminare i vecchi e sostituirli con i nuovi contribuisce a cambiare il sistema mi pare tutto da dimostrare.

      Un grande vecchio? Giorgio Napolitano. Tu lo rottameresti? io rottamerei chi pensa di rottamarlo, per esempio Vito Crimi (proprio una bella gioventu'!)

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  8. cara Artemisia anch'io ho spesso l'ansia in questi giorni e condivido pienamente tutto ciò che hai scritto
    un caro augurio per una serena e buona Pasqua a te ed alla tua famiglia

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