Nelle nostre vite da privilegiati, nelle nostre esistenze cadenzate da ritmi innaturali, nelle nostre giornate pressate da doveri e incombenze che spesso non abbiamo scelto ma che ci siamo ritrovati nostro malgrado, nella nostra quotidianità dove c'è sempre qualcosa che ci preoccupa, che ci dà ansia o che per lo meno non abbiamo risolto come volevamo, ci sono invece piccole abitudini che non ci richiedono impegno, piccoli riti ci danno sicurezza, piccoli piaceri che ci concediamo, piccoli spazi solo per noi. Ognuno ha i suoi, più o meno intimi, più o meno confessabili.
Da quando vivo con mio marito la colazione del sabato e della domenica si fa in pasticceria. Il piacere, almeno per me, non sta tanto nel caffè più buono o nella pastina, quanto nella passeggiata fino al bar chiacchierando con lui delle cose che mi sono frullate nella testa, nelle bischerate che dice il barista carrarese, nella tappa all'edicola e soprattutto del non avere davanti una giornata di lavoro (anche se di cose ce n'è sempre da fare).
Un altro momento magico è la doccia dopo l'ora di palestra. La ginnastica è una cosa che devo alla mia salute, ma la doccia calda è proprio un piacere che meriterebbe di finire in bellezza andando subito a letto invece di avere ancora da cenare, sparecchiare e litigare con i figli che non vogliono mai andare a letto.
Nessuno mi tocchi poi il rito della merenda. Lo so che sembra una cosa un po' infantile ma bisogna tener conto che il mio pranzo è praticamente inesistente e quindi quando torno a casa il pomeriggio ho una fame che mi mangerei il frigo. E nessuno mi deve disturbare quando sono davanti alla mia bella tazzona di tè fumante accompagnata da pane con ricotta zuccherata o marmellata o miele o con un bel pezzo di cioccolata.
Anche il viaggio quotidiano in bus è rassicurante perchè, non guidando io, non devo stare attenta al traffico e mi devo solo lasciar trasportare ascoltando il mio lettore di mp3 che mi regala un mondo di parole, di racconti, di evasione.
Talvolta anche la televisione può essere un momento di rilassante disimpegno. Di solito mi piace vedere programmi impegnativi, che arricchiscono la mia cultura e mi danno spunti di riflessione. Quando sono stanca e non ho voglia di impegnare il cervello invece guardo "Parla con me" e mi faccio sane risate con le imitazioni di Neri Marcorè o con i citofoni di Andrea Rivera.
Sono sempre stata un'iperattiva, amante delle novità e nemica della routine. Ma si vede che sto invecchiando e con l'età si apprezzano sempre di più i nostri irrinunciabili riti quotidiani.
E i vostri quali sono?
Da quando vivo con mio marito la colazione del sabato e della domenica si fa in pasticceria. Il piacere, almeno per me, non sta tanto nel caffè più buono o nella pastina, quanto nella passeggiata fino al bar chiacchierando con lui delle cose che mi sono frullate nella testa, nelle bischerate che dice il barista carrarese, nella tappa all'edicola e soprattutto del non avere davanti una giornata di lavoro (anche se di cose ce n'è sempre da fare).
Un altro momento magico è la doccia dopo l'ora di palestra. La ginnastica è una cosa che devo alla mia salute, ma la doccia calda è proprio un piacere che meriterebbe di finire in bellezza andando subito a letto invece di avere ancora da cenare, sparecchiare e litigare con i figli che non vogliono mai andare a letto.
Nessuno mi tocchi poi il rito della merenda. Lo so che sembra una cosa un po' infantile ma bisogna tener conto che il mio pranzo è praticamente inesistente e quindi quando torno a casa il pomeriggio ho una fame che mi mangerei il frigo. E nessuno mi deve disturbare quando sono davanti alla mia bella tazzona di tè fumante accompagnata da pane con ricotta zuccherata o marmellata o miele o con un bel pezzo di cioccolata.
Anche il viaggio quotidiano in bus è rassicurante perchè, non guidando io, non devo stare attenta al traffico e mi devo solo lasciar trasportare ascoltando il mio lettore di mp3 che mi regala un mondo di parole, di racconti, di evasione.
Talvolta anche la televisione può essere un momento di rilassante disimpegno. Di solito mi piace vedere programmi impegnativi, che arricchiscono la mia cultura e mi danno spunti di riflessione. Quando sono stanca e non ho voglia di impegnare il cervello invece guardo "Parla con me" e mi faccio sane risate con le imitazioni di Neri Marcorè o con i citofoni di Andrea Rivera.
Sono sempre stata un'iperattiva, amante delle novità e nemica della routine. Ma si vede che sto invecchiando e con l'età si apprezzano sempre di più i nostri irrinunciabili riti quotidiani.
E i vostri quali sono?
il rito che adoro è svegliarmi alle 7 quando tutti dormono, aprire la finestra di sala e sedermi davanti, con della musica, per 20 minuti ad osservare il mondo, gli alberi, le nuvole, il buio, le macchine che passano, i ragazzi che si avviano alla scuola.
RispondiEliminaMi da un senso di unità e di armonia incredibile.
ciao
mirco
in ogni spezzone di vita con i suoi diversi ritmi (non ho una vita molto stabile, anzi per niente) anch'io trovo dei riti che mantengo per tutti i mesi in cui faccio quella cosa e/o abito in quella casa.
RispondiEliminaAiutano molto e sono piccoli piaceri rilassanti.
Non so mai se definirmi innovativa o routinaria, perchè sono sempre pronta a cambiare... verso una nuova routine!
Cara Artemisia, questo tema dei riti mi affascina molto. Io detesto i grandi riti, quelli collettivi per intenderci(quasi tutti almeno) ma adoro i miei riti privatissimi.
RispondiEliminaIl caffè del sabato mattina alle dieci con mio marito seduti in un bel bar leggendo i giornali. Anche la colazione del mattino è un rito piacevole, ma mi piace farla da sola, in silenzio, tenendo dietro ai miei pensieri o riflettendo sui sogni della notte, quando li ricordo.Non voglio imperversare, gli altri miei riti ve li risparmio.
ciao marina
e buona colazione!
Bel post, riflessivo, introspettivo, interessante.
RispondiEliminaOgnuno di noi ha la sua routine, personalmente mi piace romperla spesso, variare, cambiare, vedere il mondo con altri occhi, da altre angolature. Prendo il caffé in diversi bar, seguo vie e strade differenti, entro in negozi nuovi. Mi piace conoscere lo sconosciuto, investigare, sbirciare, curiosare. Difficilmente seguo una routine.
Però, non sarà anche questa na routine?
Felicità
Rino, dubbioso.
Cara Artemisia, ognuno di noi ha i suoi piccoli riti, o quelli che io chiamo "le piccole manie". Io ad esempio ne sono pieno. A casa mia uno dei momenti più belli a casa nostra è quando iniziamo a prenderci in giro per queste manie. Devo dire che i figli sono i più feroci. Ma sono momenti gustosissimi, pieni di affetto e di amore. E in fondo anche questo è un rito.
RispondiEliminaUno dei riti a cui tengo di più è la colazione della domenica mattina. Durante la settimana faccio colazione in piedi, ma la domenica mattina.... seduto, con una tazza di cioccolato fumante, le fette biscottate e il barattolo di miele (rigorosamente melata di bosco o miele di castagno). Dopo aver finito, una tazzina di caffé bollente, e poi una sigaretta. Il tutto chiaramente fatto con calma e assaporando ogni istante.
Sarei capace di uccudere chi mi viene a disturbare o a farmi fretta! ;-)
In ferie invece un rito che abbiamo io e mia moglie è quello di andare insieme a fare colazione al bar. Sono momenti magici. Non so perché, ma in quei momenti è come essere ritornati a quando eravamo fidanzati, si riesce a parlare di tutto, non ci sono assolutamente momenti di silenzio, e tutto avviene nella gioia e nella tenerezza.
Invece quando andiamo insieme al bar qui a casa non è la stessa cosa. Non abbiamo mai capito il perché.
Pace e benedizione
Julo d.
Cara Artemisia, grazie per la visita. Ho cercato di rispondere alle tue intriganti domande sul Tafanus. Ciao
RispondiEliminaCiao anche dal tuo blog,Artemisia!
RispondiEliminaBello questo post! Se vuoi la mia, ti dico che io ho pochi rituali, e non è un pregio..perchè questo spesso mi fa sentire ..senza terra sotto ai piedi..Tendo a deprimermi di più, credo, quando qualcosa va storto, rispetto a chi si aggrappa ai suoi rituali..Comunque..non sono certo esente dall'avere qualche abitudine..Ad esempio, una che ho "appreso" da qualche mese, è prendere un caffè in santa pace al bar prima di iniziare a lavorare, dopo fumarmi una sigaretta e, dopo ancora, passare dal giornalaio a comprare il quotidiano ("la Repubblica"). Nei fine settimana, invece, non sento affatto queste "necessità": mi alzo tardi e faccio colazione a casa con yogurt e pane e un caffè con biscotti..e niente sigaretta.
Ciao,
Frida
ciao Melania... sarei gia' dovuta essere sotto le coperte da un pezzo... ma qui un post tira l'altro... questo poi mi ha proprio rilassato e fatto ricordare quanti siano i miei momenti di rito nel corso della giornata e anche della notte...
RispondiEliminaScegliendone uno quello del mattino in cui prima di preparare la colazione ai miei tati, debbo accontentare la Bigia che reclama la sua carne macinata nella ciotola e se ne sta li davanti al frigo finche non lo apro... Parruccone che prende tra i denti la sua di ciotola, vuota, e la sbatte contro la gabbietta, Cip e Ciop che cominciano a gorgogliare li nell'atrio e a momenti i pesciolini dell'acquario sono con le ventose attaccate al vetro per reclamare la loro razione... ecco prima loro e poi latte e nesquik per tutti!!!!
Un forte abbraccio
Dona
Dove sono le foto????
Anch'io ho i miei riti... Al mattino il vizio, andare nella pasticceria davanti a casa mia e prendere brioches e caffè... per esempio. Un abbraccio, Giulia
RispondiEliminaAccidenti... era proprio meglio che ieri sera ci andassi sotto le coperte invece che scrivere strafalcioni!
RispondiEliminaOra ho capito il tuo commento da me sul nome... Pardon!!!
Viste le foto, ho lasciato un commento.
un abbraccio, a presto
dona
io non perdo mai il rito dei te profumati alla frutta o altro nel pomeriggio quando sono a casa
RispondiEliminae poi la colazione della domenica a letto con tante cose buone da mangiare, quasi un brunch ...
e la sera spesso a leggere i vostri blog e a scrivere nel mio!
ciao erica