Mia madre, che doveva far bastare le magre entrate della famiglia, era costantemente e ossessivamente a caccia dei prezzi più bassi. Così sono cresciuta con il precetto che la spesa si dovesse fare o al mercato ortofrutticolo o al supermercato. In casa mia le botteghe erano considerate un lusso, i bottegai degli accaparratori. Con questo imprinting per me è sempre stato tabu il fatto di comprare una cosa in un piccolo negozio potendola trovare in un supermercato o in un grande magazzino. Mi sono persino chiesta come mai non fossero già sparite le innumerevoli pizzicherie che ancora sopravvivono anche nella mia zona.
Recentemente però ho rivalutato il ruolo di questi piccoli negozi. Ho cominciato a frequentare una gastronomia della mia zona e mi si è aperto un mondo. I due gestori, due cognati, sono cortesi, pazienti, competenti e affabili. Puntano sulla qualità dei prodotti e selezionano con cura i fornitori perchè la loro principale preoccupazione è quella di mantenersi la clientela affezionata. Vi incontro talvolta persone anziane e sole che trovano qui l'occasione di scambiare due parole, sanno di trovarvi chi conosce le loro esigenze, o, se sono malate, chi porta loro la spesa fino a casa. Certo i prezzi sono piuttosto alti ma il rapporto umano che vi si trova nessun supermercato, dove ci si sfiora ma non ci si saluta, dove frullano tra i diversi reparti commesse spesso di pessimo umore, lo potrà dare.
Evviva le botteghe, dunque? Sì, a patto però che rilascino lo scontrino fiscale. Questo per me è condizione essenziale perchè vi rimetta piede.
Recentemente però ho rivalutato il ruolo di questi piccoli negozi. Ho cominciato a frequentare una gastronomia della mia zona e mi si è aperto un mondo. I due gestori, due cognati, sono cortesi, pazienti, competenti e affabili. Puntano sulla qualità dei prodotti e selezionano con cura i fornitori perchè la loro principale preoccupazione è quella di mantenersi la clientela affezionata. Vi incontro talvolta persone anziane e sole che trovano qui l'occasione di scambiare due parole, sanno di trovarvi chi conosce le loro esigenze, o, se sono malate, chi porta loro la spesa fino a casa. Certo i prezzi sono piuttosto alti ma il rapporto umano che vi si trova nessun supermercato, dove ci si sfiora ma non ci si saluta, dove frullano tra i diversi reparti commesse spesso di pessimo umore, lo potrà dare.
Evviva le botteghe, dunque? Sì, a patto però che rilascino lo scontrino fiscale. Questo per me è condizione essenziale perchè vi rimetta piede.
Frequento solo botteghe, da sempre. I supermercati mi intristiscono e mi fanno sentire nessuno. Privilegio il rapporto umano e la qualità, a scapito del prezzo non competitivo. Compro poco, ma buono. Mi dicono che sono snob per questo, il tuo post mi rassicura :-). Ho il mio fruttivendolo, il mio pozzicagnolo, il mio macellaio, il mio pescivendolo. Sono miei, sì :-)
RispondiEliminaE poi la bottega è un luogo che mi appartiene. Mio marito si ostina a chiamare il suo negozio "bottega". In realtà lo è. E' un luogo dove poter parlare, ridere,scherzare, essere tristi: tutto. E alla sera, prima della chiusura, si beve anche.Chi passa è invitato. Stralci di un mondo che non c'è più?
Non ti posso dare una mia opinione, sono giovane, frequento quelle poche volte il supermercato e mi basta.
RispondiEliminaPerò amo andare nei grandi magazzini (qui a Roma c'è quello più grande d'Italia), e preferisco quest'ultimi al posto delle vecchie botteghe.
Ciao, Pandoro.
Io sono innamorata delle botteghe e trovo che si risparmi. Non perché i prezzi siano più bassi, ma perché si compra solo quello che serve davvero mentre nei supermercati si diventa compulsivi e si viene incantati da duemila articoli ed offerte.
RispondiEliminaE poi ho bisogno di riconoscere ed essere riconosciuta, del consiglio genuino, del piccolo regalo, del fatto che se non ho soldi il bottegaio mi dice "paga domani" e del fatto che conosca i miei gusti e mi segnali le cose adatte a me.
il supermercato mi respinge, ci compro solo i detersivi, cose senza anima, che però costano davvero meno.
ciao marina
anch'io ho la bottega di fiducia dove compro le cose buone di qualità, ma anche quelle buone che hanno gli sconti e gli sconticini
RispondiEliminaè bello andare lì perchè mi conoscono, mi portano la spesa a casa (se io non ci sono ) per mia mamma, sanno i miei gusti e poi posso telefonare se mi manca qualcosa
al supermercato compro solo determinate cose e comunque vado in un supermercato in centro città dove le commesse sono sempre le stesse e si può comunicare !!!
odio gli ipermercati e quei centri commerciali dove ci si perde
forse sono snob anch'io ma mi piace parlare con le persone e conoscerle
ciao erica
Lo scontrino. E anche ottimo cibo...!
RispondiEliminaVivo in un paesino ai piedi dei monti e dalle nostre parti qualche bottega resiste alla spietata concorrenza dei supermercati. da noi gia' nei supermercati i prezzi sono piu' alti che in pianura, figuriamoci in queste botteghe... non in tutte ma in parecchie se ne aprofittano proprio e mi dispiace che il problema non sussiste per me che ho la possibilita' di andare altrove con l'auto ma proprio per quelle persone anziane come accennavi te che non hanno la possibilita' di scelta. Questo tipo di commercianti che vivono sulle misere pensioni degli anziani del paese non hanno proprio cuore. Ce ne sono anche di onesti ed e' un piacere servirsi da loro. La mia spesa la faccio in un piccolo supermercato, dove si comperano solamente alimenti e il personale mantiene ancora un certo contatto con l'utenza.
RispondiEliminaPer lo scontrino CONCORDO con te!!!
Un caro saluto
Dona
Qui da me (Como), stanno sparendo ad una ad una.Resistono un paio di fruttivendoli del genere gioiellerie e un altro fruttivendolo,decentrato,ma dove puoi trovare tutto,dalle puntarelle già pronte,a tutte le verdure,già cotte.
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Cristiana